Cooperative di nomadi per la raccolta dei rifiuti
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso di un'audizione al Comitato Schengen, parlando di alcune iniziative riguardanti l'avviamento professionale dei nomadi, ha annunciato che a Napoli si occuperanno dello smaltimento dei rifiuti - da La Nuova Ecologia
23 October, 2008
I percorsi, ha spiegato, "sono essenzialmente due: il primo è il coinvolgimento dei nomadi nella costruzione di nuovi villaggi; il secondo è la costituzione di cooperative di servizi", infatti "c'è in corso un'iniziativa a Napoli nel campo dello smaltimento dei rifiuti e della raccolta differenziata. Il prefetto ha fatto un accordo con alcuni residenti nei campi nomadi che si sono impegnati ad attuare, attraverso appunto la costituzione di una cooperativa di servizi, un'attività parallela a quella del commissario Bertolaso per lo smaltimento dei rifiuti tossico-nocivi che ancora ci sono in giro per la Campania".
L'accordo punta a far gestire ai nomadi lo smaltimento dei rifiuti che loro stessi producono in maniera diretta. Si tratta, per la maggior parte, di rifiuti ingombranti (materassi, armadi, frigoriferi) che, anziché rimanere per strada, andrebbero portati nelle piazzole attrezzate per questa tipologia di rifiuti.
Netta la replica del consigliere regionale e portavoce campano del MpA Salvatore Ronghi; "È sconvolgente quanto affermato dal ministro Maroni a proposito dell'iniziativa che il prefetto di Napoli avrebbe già sottoscritto per la costituzione di una cooperativa di nomadi da impiegare per la raccolta differenziata a Napoli".
Ronghi ha, dunque, invitato "tutti i disoccupati napoletani, i partecipanti al progetto I.s.o.l.a. e tutti coloro che hanno fatto formazione per la raccolta differenziata a chiedere al prefetto di essere inseriti nella cooperativa, rinunciando alla cittadinanza italiana e dichiarandosi nomadi".