Napoli ordinariamente tra i rifiuti
Non migliora la situazione rifiuti nel capoluogo campano. Secondo Bertolaso una delle soluzioni resta il potenziamento della raccolta differenziata. Concorde l’assessore all’igiene Giacomelli che denuncia problemi organizzativi, carenze di risorse e la scarsa collaborazione dei cittadini. Problema spazzatura anche alle pendici del Vesuvio dove sono state sequestrate due discariche illegali
22 July, 2010
Ordinariamente sporca. È questo il secco commento del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che sette mesi fa terminava la sua avventura come responsabile della gestione dell’emergenza rifiuti in Campania. Durante una pausa del processo sul ciclo rifiuti in corso a Napoli, Bertolaso insiste sulla necessità di potenziare la raccolta differenziata come unica via possibile per risolvere il problema spazzatura.
Dal canto suo, l’Assessore comunale all’ Igiene, Paolo Giacomelli, sottolinea gli sforzi dell’amministrazione locale per porre un rimedio alla questione rifiuti ma concorda con Bertolaso: I problemi esistono ma posso garantire che ci stiamo impegnando al massimo per risolverli.
I problemi più seri riguardano le attività di pulizia che devono essere potenziate, ma per farlo occorrono più mezzi, come gli spazzatori, nonché una più accurata organizzazione del lavoro.
Non c’è dubbio che sul versante della differenziata si debba fare molto, ma molto di più – continua Giacomelli - ne siamo consapevoli. Ma c’è anche un problema molto serio e riguarda l’abbandono incontrollato dei rifiuti, specialmente in periferia.
Si tratta soprattutto di scarti di lavori edili, abbigliamento, gomme e pneumatici, smaltiti in modo irregolare.
Intanto, in città scoppia il caos: tra il caldo ed i cassonetti strapieni già a mezzogiorno, a causa della riduzione da parte dell’Asia dei turni di raccolta. A questo si aggiunge la scarsa collaborazione dei cittadini che depositano i sacchetti dei rifiuti a tutte le ore e senza rispettare i giorni prestabiliti per le diverse tipologie di scarto.
Il quartiere di Forcella è sommerso dalla spazzatura e molti esercizi commerciali sono obbligati a restare chiusi, tanto che lunedì 19 luglio un gruppo di donne ha bloccato il traffico in segno di protesta.
La “munnezza” non risparmia neppure il centro di Napoli: nella zona del porto o a Fuorigrotta i sacchetti non raccolti da giorni emettono esalazioni maleodoranti e rendono l’aria irrespirabile.
Non va meglio nella zona vesuviana dove, la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro due discariche illegali nel Parco Nazionale del Vesuvio, che si estendevano su una superficie di ben 20 mila mq e che contenevano circa 30 mila mq di rifiuti.