La P3 si è occupata anche di smog
Pressioni sulla Procura di Milano per chiudere l'inchiesta sullo smog nel capoluogo lombardo. Gli articoli con le conversazioni telefoniche intercettate nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P3 dove compare il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni
27 July, 2010
Le inchieste della magistratura sullo smog nelle città italiane si sono finora tutte concluse con archiviazioni o assoluzioni (come nel caso di Firenze). Non ci sono state tracce di pressioni particolari su queste inchieste, tutte a carico di amministratori locali quando avevano indagati. Nel caso dell'ultima inchiesta milanese però sono emersi tentativi o perlomeni espliciti accenni di pressione, soprattutto per tutelare Formigoni che peraltro è stato coinvolto al pari del presidente della provincia e del sindaco di Milano. Tutto nasce da un esposto del Codacons secondo il quale in base al DM 60 del 2002 gli Enti Locali avrebbero l'obbligo di bloccare il traffico fino al raggiungimento degli obiettivi di qualità dell'aria. Ricordiamo che nel corso dell'inchiesta milanese è stata acquisita documentazione della Dukic, in particolare contro le basse prestazioni dei filtri antiparticolato post produzione, peraltro non ancora in uso.
La cosiddetta P3, è l'associazione segreta che, secondo le indagini della procura di Roma, avrebbe utilizzato una rete di conoscenze nei settori della magistratura e della politica per collocare persone “ritenute vicine al gruppo” in posizioni di rilievo in enti pubblici e in apparati dello Stato in cambio di favori di varia natura tra cui appalti pubblici e provvedimenti giudiziari e amministrativi favorevoli. Per l'inchiesta P3 sono state arrestate tre persone: Pasquale Lombardi, geometra ed ex sindaco di Cervinara (AV), accusato di associazione per delinquere finalizzata alla violazione della Legge Anselmi sulle societa' segrete assieme al faccendiere Flavio Carboni e all'imprenditore campano Arcangelo Martino.
Nelle conversazioni telefoniche intercettate nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P3 compare anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. E secondo alcuni articoli di stampa (pubblicati su Repubblica.it e sul sito Antimafia Duemila), la P3 avrebbe cercato di influenzare anche l'indagine milanese sullo smog, coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato. Riportiamo di seguito alcuni estratti degli articoli:
“È il primo di dicembre quando esce la notizia – si legge nell'articolo di Repubblica.it - Lombardi si muove per contattare Cerrato. Martino, invece, avvisa Formigoni che la macchina è partita. Martino: "Penso sia il caso di venire a prendere un caffè, se me lo offri". Formigoni: "Ma quando vuoi, come vuoi per il resto noto che qualcuno ha pisciato fuori dal vaso". Martino: "Eh beh, qualche fetente si trova sempre sulla strada". Formigoni: "Non credo valga la pena di un viaggio speciale, dimmi tu però?". Martino: "No, beh ma io penso che tra qualche giorno sarò su". Formigoni: "Quando vuoi... ".
La ricostruzione della vicenda è riportata anche da un articolo di Antimafia Duemila, che aggiunge: “Il giorno seguente il magistrato Angelo Gargani chiama Lombardi: “Nicola – dice alludendo con tutta probabilità a Nicola Cerrato – ti aspetta domani all'una” “nel suo ufficio, si al quarto... devi entrare da via Freguglia al quarto piano”.
A quel punto Arcangelo Martino invia un sms a Roberto Formigoni per informalo che “domani ore 15:30 il mio Lombardi sarà dall'avvocato Brusa”. Il messaggio prosegue: “Ti prego di fargli pervenire l'informazione. A presto. Ti abbraccio. Arcangelo”.
Quando Lombardi chiama Martino per chiedergli di avvisare il suo amico, “il principale attore” (Formigoni), Martino risponde: “Già fatto, già fatto, tutto a posto”.
P3, spunta il governatore Formigoni "Pressioni sui giudici per la sua lista" - da La Repubblica.it del 14.07.2010
Formigoni nega, ma le intercettazioni lo incastrano - dal sito Antimafia Duemila del 18.07.2010