Lavatrice, lavastoviglie: meglio usarle di notte
Bollette più leggere se si fa la lavatrice di notte. E' l'economico risultato dei prezzi biorari - cioè differenziati a seconda dei diversi momenti della giornata e dei giorni della settimana in cui si utilizza l'elettricità - che l'Autorità per l'energia e il gas ha introdotto nelle bollette dal 1° luglio. Quando c'è poca richiesta di elettricità (la sera, la mattina presto, la notte e i festivi) il prezzo dell'energia è più basso; nelle ore centrali della giornata (dalle 8 alle 19 nei giorni feriali), quando la richiesta è alta, il prezzo aumenta. Fino al gennaio 2012 la “fase transitoria”
02 August, 2010
E' iniziata gradualmente dal 1° luglio l'applicazione dei prezzi biorari nelle bollette elettriche, cioè differenziati a seconda dei diversi momenti della giornata e dei giorni della settimana in cui si utilizza l'elettricità. L'iniziativa è dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, un'autorità indipendente con funzioni di regolazione e di controllo dei settori dell'energia elettrica e del gas. I prezzi biorari si applicano progressivamente e in modo automatico a tutti coloro che hanno un contratto di fornitura di energia elettrica alle condizioni stabilite dall'Autorità, cioè a chi non ha ancora deciso di cambiare il proprio fornitore di elettricità. Possono usufruire del nuovo sistema i consumatori già dotati di nuovi contatori elettronici riprogrammati, cioè in grado di misurare i consumi nelle diverse fasce.
Con i prezzi biorari il costo dell'energia elettrica si paga in base al prezzo di produzione all'ingrosso che varia di ora in ora: quando c'è poca richiesta di elettricità (la sera dalle 19, la mattina presto fino alle 8, la notte e i festivi) il prezzo è più basso; nelle ore centrali della giornata (dalle 8 alle 19 nei giorni feriali), quando la richiesta è alta, il prezzo aumenta. Un risparmio visibile è perciò necessariamente legato alla "concentrazione dei consumi nelle ore più convenienti". Mentre, avverte l'Autorità, "utilizzare troppa elettricità nelle ore più costose potrebbe far aumentare la spesa rispetto al passato".
Il vantaggio risiede nella possibilità di un pagamento "più equo" in base al proprio effettivo consumo di energia, al contrario di ciò che avviene oggi: "con un unico prezzo indifferenziato chi usa l'elettricità nelle ore convenienti paga anche una parte dei costi di chi consuma nelle ore più costose".
Fase di transizione
Accogliendo le richieste di numerose Associazioni di consumatori, l'Autorità ha infatti previsto che fino al gennaio 2012, le differenze di prezzo tra le ore più convenienti e le altre siano molto piccole (10% circa). In questo modo è possibile garantire ai clienti con consumi ancora sbilanciati nelle ore più costose una particolare tutela e il tempo per abituarsi a capire come funziona il nuovo sistema, trasmettendo comunque un primo corretto segnale di prezzo. Dal gennaio 2012, invece, i prezzi biorari saranno allineati con i prezzi effettivi di produzione all'ingrosso dell'energia elettrica nei diversi momenti. Le differenze saranno quindi maggiori."
Per informare gli utenti dell'applicazione dei prezzi biorari, l'Autorità per l'energia prevede l'invio di tre specifiche comunicazioni in bolletta contenti i dati sull'esatta ripartizione dei consumi nelle diverse fasce orarie. In questo modo il singolo cliente potrà conoscere come sono ripartiti i suoi consumi e come i nuovi prezzi biorari potranno influenzare la sua spesa per l'energia elettrica.
Abbiamo, inoltre, analizzato la bolletta dell'energia elettrica del direttore di Eco dalle Città (fornitore Iren mercato). I consumi risultano divisi per fasce orarie: F1 ad alto costo (dalle ore 08:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi); F2 ed F3 a basso costo (dalle ore 19:00 alle 08:00 dal lunedì al venerdì, sabato, domenica e giorni festivi). La tariffa applicata è D2 per uso domestico. Il suo consumo rispecchia già la tipologia di utente che preferisce la fasce notturne: il 71% dei consumi rientra nella fascia F2-F3.
'Contro corrente': risparmia sulla bolletta - da AltroConsumo.it