Corepla compie dieci anni
COREPLA - Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica festeggia i suoi primi dieci anni di attività
29 October, 2008
Nato con il Decreto Legislativo 22/97 per organizzare la raccolta dei rifiuti di imballaggi in plastica, garantendone il recupero e l’avvio a riciclo, nell'ambito del Sistema CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), COREPLA oggi traccia attraverso i suoi uomini un bilancio più che positivo, motivo di orgoglio e festeggiamenti.
Basta un breve sguardo ai dieci anni appena trascorsi per valutare la portata degli interventi di COREPLA: più di 2.600 imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi in plastica, quasi 7.000 comuni convenzionati, 54 milioni di cittadini coinvolti, 645.000 tonnellate di rifiuti di imballaggi post-consumo avviate a riciclo nel corso del 2007, 687.000 tonnellate avviate a recupero di energia, 1.352.000 tonnellate complessive recuperate (ovvero il 58,7% del quantitativo di imballaggi in plastica immessi sul mercato nazionale nello stesso anno).
“I primi dieci anni di attività di COREPLA - commenta il Presidente Giorgio Quagliuolo - sono certamente l’occasione per un primo vero bilancio dei risultati raggiunti e offrono anche l’opportunità di rivolgere uno sguardo attento alle prospettive future. Il bilancio delle attività del Consorzio dopo questi primi dieci anni è a mio avviso decisamente positivo dal momento che abbiamo più che quintuplicato i quantitativi della raccolta rispetto ai dati di partenza del lontano 1998, raggiungendo inoltre tutti gli obiettivi previsti sia dalla normativa Europea che dalla legislazione Italiana. Positivo è anche il bilancio per quanto riguarda le attività di selezione che si sono ampiamente modernizzate tramite l’avvio di impianti automatici di ultima generazione che consentono operazioni molto più precise e a costi decisamente più contenuti rispetto a quelli del passato.
Per quanto riguarda il riciclo, l’attività del Consorzio ha sicuramente svolto un’azione incentivante per le attività dei riciclatori attraverso la fornitura di materiale, che oggi avviene a prezzi competitivi e concorrenziali tramite aste telematiche a cui possono partecipare tutti i riciclatori accreditati.
Nel settore della ricerca e sviluppo – spiega Giorgio Quagliuolo - abbiamo elaborato un brevetto che potrebbe un domani essere utilizzato nel caso si ravvisasse la necessità di integrare il riciclo meccanico con il riciclo chimico e che ci consentirebbe di riutilizzare il PET, anche se fosse inquinato da altre frazioni plastiche, per immetterlo nuovamente nel circuito della produzione del PET vergine”.
“Gli obiettivi di COREPLA per il futuro sono la naturale conseguenza dalla situazione attuale – conclude il Presidente del Consorzio - che vede un forte incremento della raccolta, ponendo seri quesiti sulla sostenibilità economica di tutto il sistema. Oggi dovremmo studiare una nuova architettura del contributo ambientale, che ci consenta di sostenere l’economicità del sistema e nel contempo incentivare lo sviluppo delle aeree in ritardo rispetto a quelle più mature per le quali si dovrà prioritariamente premiare la qualità.
“COREPLA è protagonista e soggetto ideale per descrivere quanto accaduto negli ultimi dieci anni relativamente all’avvio della raccolta differenziata in Italia e alla nascita del sistema Conai e Consorzi di filiera – commenta il Direttore generale del Consorzio, Cesare Spreafico – questo si evince dal fatto che tutti gli attori facenti parte del progetto hanno aderito in modo molto proattivo alla proposta”.
“I cittadini hanno sempre risposto in modo positivo alla raccolta differenziata, naturalmente in presenza delle infrastrutture adeguate mentre le istituzioni hanno monitorato e vigilato affinché il progetto proseguisse sui binari giusti. Tutto ciò ha consentito che nascesse un settore industriale di grandissimo livello per quanto riguarda la selezione e il riciclo dei rifiuti di imballaggi in plastica, che oggi è tra i leader in Europa e che è sorto dal nulla creando nuova professionalità e nuova occupazione. Dal mio punto di vista la cosa importante è che le imprese produttrici hanno capito che il sistema, e quanto era stato ideato, era uno strumento nelle loro mani e da esse governato per gestire i prodotti immessi sul mercato a fine ciclo di vita.”
“La sintesi di questo caso di successo - conclude Cesare Spreafico - è rappresentata da un dato che si estrae dal conto economico di quest’anno. Nel 2008 il valore recuperato dai rifiuti di imballaggi in plastica venduti sul mercato per nuove applicazioni supererà i 60 milioni di euro, generato da risorse che prima erano destinate alla discarica. Si deve anche dare atto alle imprese, come a tutti i portatori di interesse, di essere sempre stati vicini a Corepla e di essere stati fondamentali nel gioco di squadra che ha consentito al Sistema CONAI/Consorzi il raggiungimento di obiettivi estremamente traenti, a costi tra i più bassi d’Europa.”
Per festeggiare il decennale, COREPLA si regala una lampada "particolare".
La lampada Klepsy, ideata in occasione del decennale del Consorzio CO.RE.PLA in collaborazione con il Centro Polimeri Italia e Kundalini, è il primo progetto di illuminazione realizzato su scala industriale in PET riciclato al 100%, proveniente dal circuito della raccolta differenziata. Realizzata grazie all’impiego di materiale ottenuto dal riciclo di 25 bottiglie, è corredata da una lampadina a basso consumo, vantaggiosa per l’efficienza energetica e in grado di limitare sensibilmente le emissioni di CO2.
Klepsy è una lampada da tavolo a forma di clessidra, dalla superficie opaca in varie colorazioni che garantisce alte performance illuminotecniche ed inoltre, grazie ai suoi morbidi e particolari effetti di luce, offre il migliore comfort visivo.
Il nome di questa lampada deriva da “Klepsidra” che in greco significa “orologio ad acqua”. Klepsy però, nella visione di Gregorio Spini di Kundalini, “è una clessidra schiacciata, che ci ricorda quanto si vada progressivamente riducendo il tempo che abbiamo ancora a disposizione per occuparci di temi centrali per la nostra società, quali l’eco-sostenibilità e la tutela dell’ambiente.” Klepsy ha in questo senso un’ulteriore prerogativa, ovvero quella di “trascendere la sua funzione primaria di corpo illuminante, per parlare ad una platea più ampia ed esprimere lo spirito del tempo, che riguarda chiaramente i valori ambientali.”