Uno studio sui gas serra: "Obiettivi più ambiziosi farebbero bene a salute dei cittadini e bilanci degli stati"
Uno studio pubblicato a Bruxelles da Health and Environment Alliance (Heal), ed Health Care Without Harm (Hcwh), stima i benefici economici che deriverebbero innalzando al 30% la soglia europea di riduzione dei gas serra al 2020. In tutto il continente, si potrebbero risparmiare oltre 30 miliardi l'anno in spese sanitarie e giornate lavorative perse. Enormi anche i benefici per l'Italia, sia in termini di salute pubblica che di economia
15 September, 2010
Innalzare la soglia europea di riduzione delle emissioni di gas serra dal 20 al 30% entro il 2020 sarebbe utile non solo al Pianeta, ma anche alla salute dei cittadini del vecchio continente e ai bilanci degli stati membri. Lo conferma uno studio pubblicato a Bruxelles da Health and Environment Alliance (Heal), ed Health Care Without Harm (Hcwh), due organizzazioni attive sul fronte della protezione della salute attraverso la riduzione dell'inquinamento e la lotta ai cambiamenti climatici. Secondo il dossier, solo in Italia si potrebbero risparmiare in questo modo dagli 1,2 ai 3,4 miliardi l'anno in spese legate all'effetto serra e all'inquinamento: costi causati da malattie croniche, spese ospedaliere, per visite mediche e farmaci, giornate lavorative perse.
Ma i benefici non sarebbero soltanto finanziari. Sempre nel Belpaese, sostiene lo studio, «si potrebbe sperare in un aumento dell'aspettativa di vita spalmato su tutta la popolazione di circa 16mila anni». Sempre sul fronte della salute, gli italiani potrebbero richiedere 16mila consultazioni in meno per malattie respiratorie, oltre a recuperare circa 330mila giornate di lavoro perse per problemi cardiaci e respiratori.
Gli effetti, naturalmente, potrebbero riguardare tutti gli stati europei, che se l'Ue dovesse davvero innalzare l'obiettivo di riduzione dei gas serra al 30%, riuscirebbero a risparmiare, nel complesso, 30,5 miliardi l'anno fino al 2020. Immediate, e favorevoli, le reazioni degli ambientalisti di casa nostra. Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia, chiede al ministro dell'Ambiente di «valutare bene questi dati quando dichiara l'opposizione italiana all'innalzamento dell'obiettivo europeo, perché i benefici per l'ambiente e i cobenefici per la salute comportano vantaggi anche economici».