Proroga della detrazione 55% per ristrutturazione energetica, apertura dai tecnici del ministero
Gli uffici tecnici del Ministero dello Sviluppo economico hanno avanzato una proposta per prorogare, rimodulandolo, lo sgravio del 55% per le ristrutturazioni energetiche degli edifici (in scadenza il prossimo 31 dicembre). La stessa richiesta è giunta più volte dagli addetti ai lavori e dal mondo ambientalista
01 October, 2010
La possibilità di godere della detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici scadrà il prossimo 31 dicembre. Da più parti, nel mondo ambientalista e tra gli addetti ai lavori, è giunta più volte la richiesta di prorogare gli sgravi, ma ora sono gli stessi uffici tecnici del Ministero dello Sviluppo economico che suggeriscono ai ministri competenti di riproporre la detrazione anche il prossimo anno, ricalibrando il provvedimento in modo da ridurre l’onere per le casse dello Stato. La proposta è stata annunciata da Roberto Moneta, funzionario del dipartimento Energia del Ministero per lo Sviluppo Economico, nel corso di un workshop organizzato dall’Ance (Associazione nazionale costruttori edili). «Per il momento - ha precisato Moneta - si tratta una proposta tecnica da porre all’attenzione dei decisori pubblici». La politica, in altri termini, dovrà dire l'ultima parola.
Intanto, però, l'apertura fa ben sperare le organizzazioni del settore delle costruzioni, che hanno più volte chiesto al Governo di prorogare la detrazione fiscale del 55%. «E' indispensabile - ha commentato Piero Torretta, vicepresidente dell'Ance - prevedere una proroga della sua vigenza, rimodulando però il beneficio in modo da “premiare” gli interventi di riqualificazione che consentano di ottenere un significativo risparmio energetico». La possibilità di godere degli sgravi ha finora permesso di realizzare circa 600mila interventi di riqualificazione di immobili (soprattutto sostituzione di infissi o installazione di pannelli solari), consentendo di raggiungere il 10% dell'obiettivo di risparmio energetico fissato dal Piano d’azione nazionale al 2016 (4.500 GigaWatt rispetto ai 42.000).
Oltre ad avvicinare l'Italia al suo target di riduzione dei consumi energetici, il “rinnovo” della detrazione darebbe inoltre un po' di respiro alle aziende del settore, che, viceversa, si troverebbero in seria difficoltà. Secondo uno studio dell’ufficio studi economici Uncsaal, realizzato in collaborazione con l’Università di Lugano, senza gli sgravi fiscali ci sarebbe una perdita di un miliardo di euro solo nel settore dei serramenti, con la chiusura di centinaia di aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro.