Un dossier sui rifiuti lombardi
Presentato in un seminario del consiglio regionale un rapporto sullo smaltimento dei rifiuti lombardi. Aumenta la produzione di rifiuti solidi urbani, ma anche la raccolta differenziata. Solo Pavia e Brescia non raggiungono quota 40% come previsto dalla finanziaria per il 2007. In Regione 20 milioni di tonnellate di rifiuti speciali
07 October, 2010
In Lombardia aumenta la produzione di rifiuti solidi urbani. Erano 3,7 milioni di tonnellate nel 1995, sono 5 milioni del 2008. A dirlo è il dossier sulla gestione e smaltimento dei rifiuti in Lombardia, presentato durante un seminario in Consiglio Regionale. Il rapporto è stato realizzato in collaborazione con l’Irer, l’agenzia regionale delle statistiche.
Ma soprattutto è emerso che la regione ha davanti a sé una duplice sfida in tema di smaltimento di rifiuti: rendere più omogeneo il livello di raccolta differenziata nelle province, oggi ancora un pò troppo a macchia di leopardo, e ridurre il conferimento in discarica dei rifiuti speciali, la cui produzione, nel 2007, si è attestata intorno ai 20 milioni di tonnellate, di cui 1,8 milioni sono classificati come pericolosi. La Lombardia produce, da sola, il 20% dei rifiuti speciali non pericolosi e il 30% di quelli pericolosi dell'intero Paese. Le province che producono la maggior quantità di rifiuti speciali -spiega l'indagine - sono quelle di Brescia (3.397.905,7 tonnellate), Milano (2.876.612,9 tonnellate) e Bergamo (1.709.426,4 tonnellate).
Alberto Ceriani, ricercatore Irer, ha spiegato come la Lombardia abbia un buon stato di salute in tema di smaltimento rifiuti, anche se esistono province che restano più indietro di altre e sotto la media regionale. A primeggiare in Lombardia sono Bergamo, Cremona, Lecco, Lodi e Varese che hanno superato il 50% di raccolta differenziata tra il 2007 e il 2008. Invece, Como, Milano, Mantova e Sondrio si attestano al 45%. In affanno Brescia e Pavia. La prima ferma al 39,5% e la seconda al 27,4%. La maggior parte delle province lombarde ha comunque superato la soglia del 40% prevista dalla legge finanziaria per il 2007.
La Lombardia punta quindi a raggiungere il 50% di differenziata, occorre però uno sforzo maggiore per raggiungere gli obiettivi legislativi che sono, secondo il decreto 152 del 2006, il 60% nel 2011 e il 65% entro il 2010.
C’è un limitato conferimento in discarica, sono elevate le percentuali di recupero di energia, mentre esiste uno stato efficiente e adeguato degli impianti.
La Lombardia - spiega il dossier - si conferma come la Regione che effettua il più ampio ricorso alla termovalorizzazione possedendo circa il 50% della capacità d'incenerimento nazionale seguita dall'Emilia Romagna (16%). Inoltre, è ormai maturata una capacità di smaltimento di livello industriale con 13 termovalorizzatori, 6 dei quali attivi in assetto co-generativo.
La sintesi del dossier
Il dossier integrale, parte prima
Dossier integrale, parte seconda
Dossier integrale, conclusioni