Bike sharing: nonostante difficoltà e diffidenze, in Italia va. In arrivo a Milano il bici noleggio elettrico
Un workshop, organizzato nell'ambito di Mobility Tech a Milano, mostra il successo del bike-sharing in Italia. Le bici sono aumentate del 68% e gli abbonati del 206,5%. Intanto l'Assessore lombardo alle infrastrutture ha annunciato che da dicembre arriva a Milano il bike-sharing elettrico
19 October, 2010
Valerio Mingarelli
Ma il bike sharing piace? Può essere una vera alternativa per chi si muove in città? O è solo un pozzo senza fondo di costi per le amministrazioni comunali? Gli interrogativi sul bike-sharing sono e restano tanti. Ma snocciolando i dati dei comuni italiani che lo hanno adottato e ascoltando le parole degli assessori alla Mobilità che ci hanno puntato, il gioco vale la candela. E’ quanto emerso dal workshop organizzato dal “Club delle città per il bike sharing” dal titolo “I costi di gestione e le criticità irrisolte per il Bike Sharing italiano”, una delle molteplici tavole rotonde in programma nella due giorni “Mobility Tech” a Palazzo Giureconsulti a Milano. I cittadini sono i primi a essere entusiasti. Dal 1° gennaio 2008 a oggi, le biciclette cosiddette “condivise” sono aumentate del 68% e il numero degli abbonati addirittura del 206,5%. Ormai sono oltre 40 i comuni dello Stivale che hanno predisposto un sistema elettronico per la loro cittadinanza, e con il bando voluto dal ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio “Bike sharing e fonti rinnovabili”, che scade in questi giorni, se ne aggiungeranno degli altri. Anche il governo centrale ha capito l’impatto che hanno avuto i progetti in essere, e con questo bando ha deciso di co-finanziare sistemi per i comuni interessati.
“Qui a Milano devo dire che il bike sharing è una realtà ormai consolidata – ha spiegato l’Assessore al Decoro urbano di Milano Maurizio Cadeo – ci vogliamo adoperare per rendere il servizio ancora migliore. E magari di potenziarlo nelle circostanze in cui la città ospita eventi annui eccezionali, come le settimane della Moda o il Salone del Mobile”. “Le difficoltà non mancano – è stato il parere di Gabriella Bianciardi, dirigente del Settore Tutela ambientale del Comune di Torino – e devo dire che da noi superare la diffidenza verso il progetto è stato difficile. Però da giugno siamo partiti. I costi ci sono, ma siamo fiduciosi sulla bontà dell’iniziativa”. Una città dove il bike sharing va a gonfie vele è Parma. “Abbiamo partecipato al bando “Bike sharing e fonti rinnovabili” – ha specificato Arcangelo Merella, Ad di Infomobility di Parma - per avere fondi per la realizzazione di una pista ciclabile di collegamento fra il parcheggio scambiatore dell'autostrada e il centro cittadino. Nel parcheggio verrebbero installate postazioni di bike sharing dedicate alle bici elettriche, alimentate a pannelli solari e quindi completamente eco compatibili. Il progetto andrebbe a completare una fitta rete di piste ciclabili e di postazioni di noleggio bici presenti nella città, oltre che i punti di car sharing. Danoi il bike sharing non è un costo, ma una risorsa”.
Infine, partirà dal prossimo dicembre il progetto di car e bike sharing elettrico a Milano. Lo ha annunciato ieri a all’inaugurazione di “Mobility tech” l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità della Lombardia Raffaele Cattaneo. “A partire da dicembre - ha specificato l'assessore - i pendolari, una volta scesi dai treni, avranno a disposizione anche questa nuova forma di trasporto, che consentirà loro di spostarsi in maniera ecocompatibile all'interno delle città”