Napoli: il contro-piano rifiuti di Comune-Asia. L’emergenza fa calare la differenziata
Il Comune di Napoli e l’azienda di servizi Asia presentano un contro-piano alternativo a quello della Regione, e chiedono che i rifiuti della città vengano conferiti presso gli Stir(Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti) e che da questi ultimi siano però lasciati fuori quelli del resto della provincia, affinché l’efficienza sia al 100%. Intanto la raccolta differenziata cala al 15,7%
22 October, 2010
Proseguono gli scontri a Terzigno e i camion di rifiuti restano ancora bloccati nel cuore nella protesta. L’assessore all’igiene del Comune di Napoli, Giacomelli, prova a dare qualche numero, e parla di 250 tonnellate di rifiuti dirette alla ex cava Sari nel comune vesuviano e non ancora scaricate.
Negli ultimi giorni però, sono successe anche altre due cose. A Caserta e Benevento è scoppiata la protesta contro l’arrivo dei compattatori che, in linea con l’ultimo provvedimento della Regione, portano l’immondizia della provincia di Napoli, perché i rifiuti di Napoli non li vuole nessuno. E poi c’è lo sciopero dei dipendenti di Enerambiente e Asia, che hanno paura di andare a scaricare i rifiuti a Terzigno.
E così stamattina nel capoluogo campano c’erano 1400 tonnellate ufficiali di rifiuti in strada.
Il contro-piano rifiuti
Una situazione grave, secondo Giacomelli e dalla quale, con i provvedimenti messi in campo dalla Regione non si andrà da nessuna parte. Stando a quanto dichiarato dall’Assessore, infatti, non sarebbe al momento consentito al Comune di Napoli di mandare alle discariche (a Chiaiano e a Terzigno si aggiungono quelle indicate dal provvedimento di Caldoro), oltre alla quantità prodotta quotidianamente, anche una quota straordinaria per mettere in condizioni di ripulire le strade dai rifiuti. In sostanza, verrebbero raccolte solo le produzioni giornaliere, lasciando in strada le giacenze. Per questo motivo, il Comune di Napoli ha varato quello che è stato definito contro-piano rifiuti, che è stato proposto alla Regione.
Il Comune, assieme ad Asia, ha chiesto di sversare i rifiuti prodotti e quelli accumulati negli impianti Stir (Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti) di Tufino e di Giugliano, gestiti da Asia. Se questa cosa non verrà concessa per almeno una settimana, afferma l’assessore Giacomelli, sarà impossibile per Napoli tornare alla normalità in tempi ragionevoli. È di questa opinione anche Asia, che in una nota diffusa ha così spiegato in cosa consiste il contro-piano rifiuti: è stato chiesto alla Regione di conferire nelle discariche di Chiaiano e Terzigno soltanto rifiuti provenienti dagli Stir e di non conferire più, da subito, rifiuti di tal quale nelle due discariche. In questo modo, la produzione giornaliera di Napoli 1230 tonnellate – al netto della differenziata – andrebbe collocata tutta negli Stir, che hanno una capacità di trattamento di oltre 2000 tonnellate al giorno. In sostanza, secondo la municipalizzata, il provvedimento della Regione non serve, basta mandare tutto agli Stir per ripulire in breve tempo la città.
A questo punto sorge un dubbio. Non sarebbe dovuta essere proprio questa “di norma” la procedura per gestire i rifiuti? Insomma, secondo il piano approntato da Bertolaso, i rifiuti dovrebbero andare agli Stir, dal quale dovrebbe uscire rifiuto stabilizzato da mandare in discarica e rifiuto, per così dire imballato, diretto invece all’inceneritore. Alla luce delle dichiarazioni, si capisce, invece, che finora il rifiuto diretto in discarica è sempre stato solo tal quale.
Non solo, ma nella nota si legge ancora: per far decollare il piano però il termovalorizzatore di Acerra deve essere disposto al trattamento della frazione secca proveniente esclusivamente dalla Provincia di Napoli, perché è insostenibile che gli Stir siano costretti a lavorare al 15% della capacità operativa, determinando un abnorme flusso di rifiuti tal quale nelle discariche di Chiaiano e Terzigno.
Cercando di chiarire, il contro–piano proposto da Asia e Comune di Napoli consiste nel realizzare il ciclo di rifiuti che di norma ci dovrebbe già essere, tenendo fuori però dagli Stir la spazzatura proveniente da fuori provincia, che, invece, attualmente vi confluisce, per fare in modo che gli impianti riescano a lavorare al 100% i rifiuti della provincia di Napoli, rendendo quest’ultima autosufficiente. La Iervolino ha, infatti, dichiarato: visto che la spazzatura di Napoli non la vuole nessuno, allora Napoli e la sua provincia non vogliono accettare rifiuti che da fuori vengono portati a Tufino e Giugliano (ovviamente in provincia di Napoli).
La Raccolta Differenziata
In ogni caso, quello che è certo è che, se continua la protesta a Terzigno, alla luce dell’attuale gestione dell’emergenza, l’immondizia rimarrà per le strade ancora per un bel po’. Come suggerito da Giacomelli: qualora ci consentissero di sversare tutti i rifiuti che Napoli produce, ci vorrebbe comunque una settimana per raggiungere la normalità ed uscire dall’emergenza.
E qui che l’emergenza si intreccia con la questione della raccolta differenziata. Qualche giorno fa, alle telecamere di Sky, Raffaele del Giudice, direttore di Legambiente Campania, ha dichiarato: anche una sola tonnellata in più di raccolta differenziata è una tonnellata di rifiuto in meno da mandare in discarica. Ma che fine ha fatto la raccolta differenziata di Napoli? Ebbene la raccolta è diminuita vorticosamente. Ad Aprile era a quota 18,75 e negli ultimi giorni è scesa al 15,7%. Meno altri tre punti percentuali, quindi, mentre per legge dovrebbe già essere almeno al 25%. Sicuramente, l’emergenza di questi giorni ha influito sul calo. L’immondizia non viene raccolta, quindi, le persone sono meno motivate a portala avanti. Non solo, ma in questi giorni inevitabilmente trovano i bidoni pieni di sacchetti e non sanno dove buttare l’immondizia, così finisce nello stesso calderone.
La raccolta differenziata vittima dell’emergenza quindi, ma anche una delle cause. Ci sono, infatti, anche dei motivi più strutturali dietro questo il dato del 15,7%. Il principale è la mancata estensione del porta a porta. Napoli conta più o meno 1 milione di abitanti, ma solo 135 mila fanno il porta a porta. Tutti gli altri gestiscono la situazione come meglio possono. Per buttare l’immondizia ai quartieri spagnoli, devo camminare almeno per 10 minuti, e con casa, bambini, marito diventa difficile. Non siamo messi in condizioni di fare la raccolta differenziata. Ce lo dice Anna, casalinga. Fortini si giustifica così: l’obiettivo del 25% non è stato raggiunto per la mancata erogazione del finanziamento regionale di 8 milioni di euro e per il mancato pagamento da parte della provincia delle spese, 11 milioni di euro, sostenute da Asia, per la gestione dal gennaio 2010 degli impianti Stir di Tufino e Giugliano.
2 commenti
Scrivi un commentoMASSIMO
27.10.2010 15:10
SALVE. MA SECONDO VOI NON SI POTREBBE BUTTARE L'IMMONDIZIA NEL VULCANO ETNA? è UN VULCANO ATTIVO QUINDI UN INCENERITORE NATURALE.
cosimo
27.10.2010 07:10
"Fortini si giustifica così: l'obiettivo del 25% non è stato raggiunto per la mancata erogazione del finanziamento regionale di 8 milioni di euro e per il mancato pagamento da parte della provincia delle spese, 11 milioni di euro, sostenute da Asia, per la gestione dal gennaio 2010 degli impianti Stir di Tufino e Giugliano."
FATEMI CAPIRE, A NAPOLI HANNO DATO MENO SOLDI CHE A SALERNO, BENEVENTO AVELLNO DOVE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA STA AL 60-70%????? NON CI CREDO PROPRIO!! MOLTO PROBABILMENTE A NAPOLI I SOLDI LI HANNO USATI PER ASSUMERE NULLAFACENTI CHE VOLEVANO O' POSTO E NON IL LAVORO.
Inoltre ora ASIa dice "dobbiamo portare i rifiuti allo STIR" e perchè non lo ha fatto prima? Chi glielo ha impedito dato che ne gestisce direttamente due? Ecco perchè a Terzigno si sono ribellati! Per la puzza dei rifiuti che se invece erano trattai negli STIr dopo in discarica non puzzavano. Infatti era strano che finchè la discarica la gestiva la protezione civile che accettava solo rifiuti proveninti dagli STIR la gente non protestava mentre ora ha fatto fuoco e fiamme: portavano immondizia non proveniente dagli STIR e quindi puzzolente!! A Sindaco e vertici di Asia Dimettetevi!