Terzigno, premier: ora tocca a Protezione civile
Berlusconi da Palazzo Chigi annuncia le misure sull'emergenza rifiuti: in 10 giorni tutto normale - da Ansa.it del 22/10/2010
22 October, 2010
Si è tenuto a Palazzo Chigi il vertice presieduto dal premier Silvio Berlusconi sull'emergenza rifiuti in Campania. Con il premier c'erano i sottosegretari Gianni Letta e Guido Bertolaso, i ministri Roberto Maroni, Stefania Prestigiacomo, Mara Carfagna ed il governatore della Campania, Stefano Caldoro.
"Il governo interviene con "un'ordinanza urgente da parte del prefetto di Napoli che solleverà la società Asia che gestisce la discarica di Terzigno dalla stessa gestione. La nuova gestione verrà assunta dai professionisti della Protezione Civile". Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Palazzo Chigi.
"Prevediamo che in 10 giorni la situazione potrà tornare nella norma". "Il Governo garantisce anche le disponibilità dei fondi per le opere di compensazione, per un totale di 14 milioni che riguardano Terzigno". Ha affermato il premier. "L'attività della Protezione Civile sarà diretta da Guido Bertolaso che da oggi si trasferisce a Napoli". "Il piano rifiuti è molto preciso e per Terzigno prevede impianti di depurazione, bonifiche, impianti idrici e fognari, nonché di riqualificazione urbana". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine del vertice convocato a Palazzo Chigi sull'emergenza rifiuti in Campania
"La nostra soluzione al problema rifiuti in Campania che avevamo individuato è assolutamente valida e duratura nel tempo". "Rispondo così - ha aggiunto il premier - a chi diceva che quelle soluzioni erano precarie e non realmente rispondenti al problema dei rifiuti".
"Non ci sembra che il fenomeno sia così grave da richiedere un piano di emergenza, vediamo un'estensione locale di certi fenomeni che non ci preoccupa". Così il premier Silvio Berlusconi ridimensiona, in conferenza stampa al termine del vertice, l'allarme lanciato dal sottosegretario Alfredo Mantovano su finalità "al confine con l'eversione" dietro le proteste di Terzigno.
Mantovano, scontri? Finalità vicine ad eversione
Proteste e atti vandalici di questi giorni a Terzigno e Boscoreale "non sono frutto dell'azione della cittadinanza, ma di gente che utilizza uno stato di grande disagio sociale per finalità al confine con l'eversione". Lo ha detto il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, rispondendo ai cronisti a margine del suo intervento al congresso nazionale dei commercialisti in corso a Napoli. La matrice violenta degli scontri, secondo Mantovano, potrebbe essere collegata a filoni di "area antagonista e anarco-insurrezionalista".
Primi camion in discarica
Una ventina di autocompattatori sono entrati nella discarica Sari di Terzigno (Napoli) scortati da un imponente dispiegamento di forze dell'ordine. Intanto, stanotte, la rotonda di via Panoramica, la strada che porta all'invaso nel comune vesuviano, è stata bloccata da un centinaio di persone. Secondo quanto rende noto la Questura di Napoli, sempre nel corso della nottata, le forze dell'ordine sono state fatte oggetto di un fitto lancio di bombe carta con all'interno biglie di vetro. Non risultano feriti. Dopo l'una, i manifestanti hanno interrotto l'illuminazione lungo via Panoramica: per disperdere i dimostranti la polizia ha effettuato diverse cariche con manovre di alleggerimento e lancio di lacrimogeni. Dalla questura è stato sottolineato che, nel corso degli scontri, i manifestanti hanno cercato di separare e isolare i convogli della polizia per accrescere i danni dei loro attacchi. Attualmente i vigili del fuoco stanno cercando di liberare le strade ostruite dalle barricate di suppellettili, terra e mobili erette dai manifestanti per impedire il passaggio dei camion dei rifiuti. Alcuni mezzi delle forze dell'ordine si sono danneggiati nel tentativo di forzare i blocchi.
Al termine della lunga notte di scontri alla rotonda Panoramica, tra i comuni di Terzigno e Boscoreale, una persona e' stata arrestata. I reati contestati a Gennaro Greco, 52 anni, nato a Terzigno ma residente a Boscoreale, sono di adunata sediziosa, detenzione di materiale esplodente, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso dei disordini. da un gruppo dei manifestanti sono stati lanciati sassi, petardi e, secondo quanto riferisce la polizia, anche molotov. Le forze dell'ordine hanno reagito con il lancio di lacrimogeni e numerose cariche.
A fuoco tricolore su una pianta di ulivo
"Questa è la nostra democrazia. State proteggendo i mafiosi. Vergognatevi". Così un manifestante ha dato fuoco ad una bandiera italiana dopo essere salito sulla pianta di ulivo che si trova al centro della rotonda di via Panoramica nei pressi della discarica di Terzigno (Napoli). In precedenza l'uomo aveva mostrato la bandiera agli agenti che si trovano a presidio dell'accesso alla discarica. "L'avete calpestata e la state calpestando. Invece di protegge noi, persone perbene, difendete chi porta i rifiuti nella discarica". Un'altra bandiera italiana era stata bruciata ieri, in piazza Pace, nella vicina Boscoreale.
Guerriglia nella notte
(dell'inviato Franco Tortora)
Boscoreale e Terzigno come Kabul. Auto bruciate e capovolte al centro della strada, alte colonne di fumo nero dai camion dati alle fiamme ma anche rami di grossi alberi al centro della carreggiata, bidoni, mobili e spazzatura dovunque. E' l'epilogo dell'ennesima notte di scontri e distruzioni nei comuni vesuviani. A scatenare le violenze i gravi disagi provocati dalla discarica Sari, nel Parco nazionale del Vesuvio, e, nelle ultime ore, l'annunciata apertura del secondo sversatoio, il piu' grande d'Europa, in localita' Cava Vitiello a Terzigno.
In giro nella notte nei paesi vesuviani lo scenario appare drammatico. In via Passanti, a Boscoreale dove oggi cinque compattatori sono stati incendiati dopo essere aver subito l'assedio, insieme con le forze dell'ordine che li scortano, da una folla di oltre duecento manifestanti che hanno lanciato un assalto da vera e propria guerriglia urbana, ad esempio, la strada e' per oltre trecento metri completamente impercorribile a causa delle violente proteste dei residenti. Alla rotonda Panoramica, dove si erano radunate oltre mille persone, e' stata una lunga notte di disordini con un gruppo di manifestanti, quasi tutti giovani, che ha iniziato lanciando razzi contro le forze dell'ordine che hanno risposto con lacrimogeni, provocando il fuggi fuggi dei dimostranti pacifici, e cariche. ''Ci hanno caricato - denuncia un manifestante - mentre eravamo nel gazebo allestito sulla strada. Non stavamo facendo niente, abbiamo subito una violenza gratuita''.
Circostanza confermata da giornalisti presenti, alcuni dei quali hanno riferito di essere ''stati colpiti da agenti con manganelli e scudi nonostante avessimo specificato di essere li' per lavoro''. Per ore uomini in assetto antisommossa e blindati da un lato, la frangia piu' violenta dall'altra, che si e' nascosta nelle zone piu' a sud della rotonda, si sono fronteggiati con lacrimogeni come risposta ai lanci di grossi petardi. Qualcuno nel bel mezzo degli scontri si e' rivolto ai poliziotti: ''siamo gente perbene, dovreste difendere noi dai disastri di queste discariche e invece siete dall'altra parte. Noi pero' siamo contro la camorra che e' l'unica ad avere interesse a far aprire le discariche''. Ma questo, a Terzigno, e' solo il momento degli scontri.