Palermo a targhe alterne
Superati i valori di polveri sottili in città, arriva il “nuovo” piano anti-smog in vigore da lunedì 24 novembre. Tante le categorie esenti. Stop per Euro0, Euro1, Euro2 ed Euro3
10 November, 2008
A Palermo è nuovamente emergenza smog. Nei giorni scorsi le centraline del dipartimento controllo ambientale dell´Amia hanno rilevato in diverse aree della città una concentrazione media di polveri sottili superiore alla soglia prevista per legge di 50 microgrammi per metro cubo. Come risolvere allora la questione? Dopo il flop dei pass Ztl – per cui è iniziata la procedura di rimborso – il Comune di Palermo, con un ordinanza firmata dal sindaco Diego Cammarata, ha deciso per fronteggiare lo stato di allerta rispolverando il vecchio sistema delle targhe alterne.
Il provvedimento sarà in vigore da lunedì 24 novembre, quando a circolare saranno esclusivamente le auto pari. I giorni pari in calendario, infatti, potranno circolare le macchine il cui ultimo numero di targa sia pari. I giorni dispari le auto il cui ultimo numero di targa sia dispari. Unica novità rispetto al passato, il divieto per le auto euro 1, euro 2 ed euro 3 di circolare dentro all’area che va dallo stadio alla stazione centrale dalle 8.00 alle 9.30 e dalle 18.30 alle 20.30. Al di là di questa variazione rispetto ad un sistema già assodato dagli automobilisti, restano comunque i soliti interrogativi. Servirà davvero dover tornare alla circolazione a targhe alterne per ridurre l´inquinamento in città?
L´esperienza degli anni passati – l´ultima risale a dicembre dell´anno scorso – può essere considerata già una risposta. Se infatti con la circolazione a targhe alterne, “necessaria per tutelare la qualità dell´aria e la salute dei cittadini”, si riesce a ridurre sensibilmente il traffico veicolare, purtroppo non si registra un efficace contrasto allo smog.
Ma c´è un altro dato della delibera che va considerato, quello che riguarda le esenzioni. In deroga al divieto, infatti, potranno circolare, oltre agli autoveicoli alimentati a metano o a gpl (in regola con il controllo dei gas di scarico), ibridi o elettrici ed euro 4, sono comprese altre molteplici categorie. Dai politici in auto blu, ai soggetti pubblici (consiglieri comunali e provinciali a esempio), ai rappresentanti diplomatici. Via libera pure ai mezzi dei consolati e a quelli dei privati che svolgono servizi di pubblica utilità che risultano individuabili o con adeguato contrassegno o con certificazione del datore di lavoro (per esempio chi si occupa di servizi di manutenzione o emergenza come luce, gas, acqua, sistemi informatici, impianti di sollevamento o termici, soccorso stradale, distribuzione carburanti, raccolta rifiuti, distribuzione farmaci, alimenti deperibili e pasti per il servizio mensa, mezzi di informazione).
Un duro lavoro spetterà quindi agli agenti della polizia municipale che saranno impegnati ad individuare i trasgressori. Per poterli scovare nel traffico cittadino, viste le parecchie categorie di esenti, sarà necessario dover fermare i veicoli. Quasi un´impresa, quindi, considerato che il piano anti-smog del Comune non prevede un potenziamento del numero dei vigili in strada a causa dei fondi limitati.