Epia: in 20 anni il fotovoltaico potrebbe alimentare i paesi della “fascia solare”
Pubblicato, dall'Associazione europea dell’industria fotovoltaica, un dossier sull'energia solare nei paesi della cosiddetta “sunbelt” (la regione compresa tra 35° parallelo nord e sud). Nonostante l'area sia tra quelle con l'irradiazione maggiore, il fotovoltaico risulta ancora poco sviluppato, ma la situazione potrebbe cambiare radicalmente nell'arco di venti anni, grazie al calo del costo degli impianti
03 November, 2010
L’Epia (Associazione europea dell’industria fotovoltaica) ha presentato a Bruxelles un dossier intitolato “Sviluppare il potenziale del fotovoltaico nella fascia solare” (vedi allegato). Il rapporto, elaborato in collaborazione con la società di consulenza strategica A.T. Kearney, analizza le potenzialità di sviluppo dell'energia solare nei paesi della cosiddetta sunbelt, ovvero la fascia compresa tra il 35° parallelo a nord dell'Equatore e il 35° a sud. Si tratta di un'area in cui vive il 75% della popolazione mondiale e dove il fabbisogno energetico nei prossimi decenni aumenterà vertiginosamente grazie allo sviluppo economico di alcuni paesi della zona. Ma la “fascia solare” è anche una delle regioni del Pianeta con la maggiore irradiazione solare. Per questo, secondo lo studio dell'Epia, l'energia fotovoltaica potrebbe coprire, nel giro di dieci o venti anni, la maggior parte del fabbisogno elettrico delle popolazioni della zona. Bisognerebbe, però, fare un salto avanti non indifferente, dal momento che ad oggi risulta installato, nei territori della sunbelt, solo il 9% della capacità potenziale del fotovoltaico, una sfida che potrà essere vinta solo se il costo per l'installazione dei moduli solari si abbassasse in maniera sensibile.
Un'ipotesi che l'Epia ritiene credibile, tanto che nel dossier si ipotizza che nel 2030 gli impianti fotovoltaici costeranno il 66% in meno rispetto al prezzo attuale. Se questo scenario venisse confermato, il potenziale solare installato nei paesi della fascia solare potrà raggiungere, entro il 2020, un livello compreso tra 60 e 250 gigawatt (a seconda dell'evolversi di diversi altri fattori). Nel 2030 si potrebbe arrivare, invece, a una potenza complessiva compresa tra i 260 e i 1.100 gigawatt. In ogni caso, secondo il vice presidente dell'Epia, Winfried Hoffman, «già nel 2020 l’energia fotovoltaica sarà competitiva rispetto ai costi di generazione delle centrali elettriche a carbone pulite, mentre nel 2030 tutte le tecnologie per la generazione di energia elettrica convenzionali saranno più costose rispetto al fotovoltaico». I paesi analizzati nel dossier sono 66 (a fronte dei 148 che occupano la sunbelt), che coprono il 95% della popolazione dell'intera regione (pari a circa cinque miliardi di persone).