Patto dei Sindaci: enti locali italiani in ritardo nell'elaborazione dei Piani Clima
Giovedì 4 novembre si è svolto presso Ecomondo il convegno nazionale "I Piani Clima delle città e i territori: città e territori sostenibili nel climate change". Più di 700 enti locali italiani hanno aderito al Patto dei Sindaci ma sono solo una decina i Piani Clima elaborati fino ad oggi. Intervista di Eco dalle Città a Vanni Bulgarelli del gruppo di lavoro Agende 21 Italiane Città Sostenibili
05 November, 2010
In Italia a che punto siamo con l'eleborazione dei Piani d'azione per il Clima da parte degli enti locali che aderiscono al Patto dei Sindaci?
Purtroppo siamo ancora molto indietro, nonostante siano più di 700 gli enti locali che hanno firmato il Patto dei Sindaci, sono solo una decina i Piani Clima che sono stati completati fino ad oggi. Diversi comuni hanno già raggiunto la scadenza dell'anno entro il quale devono presentare il Piano per il Clima: si stanno quindi adoperando per accelerare il processo di pianificazione per rispettare le scadenze. Però le difficoltà sono oggettive e di varia natura.
La mancaza delle linee guida in italiano può aver influito su questo ritardo?
Probabilmente l'effetto ritardardato delle linee guida e la mancanza di un quadro di riferimento preciso può aver determinato qualche rallentamento. Ma in realtà si sapeva: le linee guida in inglese c'erano già. Non è stato questo il vero ostacolo. L'ostacolo è stato di due ordini. Il primo di tipo oggettivo: il reperimento dei dati, il quadro conoscitivo e l'individuazione precisa dei metodi di calcolo delle emissioni hanno costituito certamente un problema soprattutto per i piccoli e medi Comuni che sono la maggioranza tra quelli che hanno aderito al Patto dei Sindaci. In secondo luogo c'è un problema di risorse economiche e tecniche. Ricordiamo che veniamo da un taglio pesantissimo dei trasferimenti ai Comuni operato dal Governo già a bilanci approvati nel giugno scorso, che ha determinato una vera e propria gelata sulle attività legate a questo ambito. E questo fattore non ha certamente aiutato, insieme all'assenza di una politica per le città a livello nazionale. Ci sono poi delle difficoltà soggettive legate alle strutture tecniche dei Comuni che non sempre riescono a risolvere i problemi legati a quanto è richiesto dal Piano.
Nel corso del convegno ad Ecomondo è stato presentato il documento di indirizzo "Dal Patto al Piano: la pianificazione climatica locale". Qual è l'obiettivo del documento?
Questo documento ha l'intenzione di aiutare a costruire il percorso, a renderlo più semplice, più facile. E' un po' una traduzione delle linee giuda con altri suggerimenti, altre integrazioni volte a facilitare la costruzione del Piano. E' un documento work in progress che costituisce per il Coordinamento Agende 21 un contributo alla discussione ed un contributo al lavoro.
L'elenco delle adesioni italiane - dal sito www.eumayors.eu
Redigere i Piani d'Azione per l'Energia Sostenibile (SEAP) - dal sito italiano della campagna "Energia Sostenibile per l'Europa"