Detrazione forse già in Finanziaria, ma con aliquote diversificate e più basse (e rimborsi spalmati in 10 anni)
In attesa che le sorti della detrazione fiscale per le ristrutturazioni energetiche vengano chiarite dalla Camera dei deputati (la misura sarà inserita in Finanziaria, o rinviata al decreto "Milleproroghe" di fine anno?), il sottosegretario Saglia torna a parlare di incentivi differenziati a seconda della tipologia di intervento. Secondo lui, in questo caso basterebbero 150 milioni di euro
16 November, 2010
Alla Camera dei Deputati è in corso la discussione sulla legge di Stabilità (la ex Finanziaria), ma i parlamentari non hanno ancora sciolto il nodo della proroga delle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione energetica degli edifici. Al termine del primo giorno di discussione, comunque, il vice ministro dell'Economia, Giuseppe Vegas, è parso di nuovo possibilista: «Credo si possa definire già direttamente in questa Camera un emendamento che compatibilmente con le esigenze finanziarie possa risolvere la questione, all’interno della Legge di Stabilità». La parola "fine" a quella che ormai sembra una "telenovela" arriverà in ogni caso a conclusione della settimana, quando la Camera licenzierà il testo della legge di Stabilità. Nei giorni scorsi, l'annuncio da parte dello stesso Vegas della cancellazione dell'eco-bonus aveva suscitato un vespaio di polemiche, a cui era seguita una nuova apertura sulle sorti della misura incentivante.
Ora, a dibattito parlamentare iniziato, il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia annuncia di aver presentato una proposta alternativa per reintrodurre il bonus già nella legge di Stabilità (e non, come sembrava probabile fino a qualche giorno fa, nel decreto "Milleproroghe" che sarà discusso alla fine dell'anno). Il "piano b" del sottosegretario tiene conte dell'esigenza di limitare l'impatto sui conti pubblici degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni energetiche.
Per prorogare la detrazione, infatti, Saglia propone di stanziare in Finanziaria soltanto 150 milioni (rispetto ai 2 miliardi investiti in media ogni anno negli ultimi 4 anni), abbassando le aliquote della detrazione per alcune tipologie di intervento. Ad esempio, la detrazione per la sostituzione degli infissi passerebbe dal 55 al 41%. «Ora - ha dichiarato Saglia all'Ansa - tocca al governo decidere se inserirla nella manovra o in un altro provvedimento». Quella di differenziare le aliquote è una proposta che lo stesso sottosegretario aveva già avanzato nelle scorse settimane, quando il dibattito sulla eventuale proroga delle detrazioni Irpef sembrava ancora apertissimo. L'altra ipotesi che sembra prendere piede in queste ultime ore prevede poi che il rimborso delle detrazioni ai contribuenti venga spalmato in dieci anni, rispetto ai cinque attuali.
Non si è sbilanciato, in ogni caso, il relatore della legge di Stabilità e consigliere politico del ministro Tremonti, Marco Milanese, che ha dichiarato che gli eventuali miglioramenti presenti nella proposta di Saglia «saranno valutati».