Le regioni del bacino padano adottano una linea comune contro lo smog
Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d'Aosta, Emilia Romagna, Provincia autonoma di Trento e il Cantone Ticino si sono riunite in un "tavolo politico" negli uffici del Pirellone per discutere di qualità dell'aria e adottare misure comuni. Nell'occasione, l'assessore all'Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia, Marcello Raimondi, ha ribadito che non ci sarà "nessuna multa dall'Unione europea per la Lombardia". La notizia su Lombardia Notizie e le dichiarazioni dell'assessore piemontese all'Ambiente, Roberto Ravello
26 November, 2010
La creazione della low emission zone "più grande del mondo", la promozione del teleriscaldamento regionale, interventi di limitazione delle emissioni dei mezzi off road (agricoli e di cantiere) e il divieto di transito per i tir inquinanti provenienti dall'estero. Sono questi i quattro punti su cui le Regioni del bacino padano - Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d'Aosta, Emilia Romagna, Provincia autonoma di Trento - più il Cantone Ticino lavoreranno insieme nei prossimi mesi per confermare e rilanciare l'alleanza sulle politiche di miglioramento della qualità dell'aria, avviata nel 2005 e sancita da un accordo formale sottoscritto nel 2007.
Entrando nel merito delle decisioni prese nel corso della riunione, l'assessore all'Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia Marcello Raimondi - affiancato dagli assessori del Piemonte Roberto Ravello, che è anche coordinatore per questa materia nella Conferenza delle Regioni, della Valle d'Aosta Manuela Zumblena e del Veneto Maurizio Conte - ha sottolineato innanzitutto la qualità della rete di rilevamento degli inquinanti presente in Lombardia e nella altre regioni. "I nostri dati - ha detto l'assessore - rispondono a criteri omogenei. Noi abbiamo il coraggio di fotografare esattamente la situazione e di farlo con estrema trasparenza. In altre parti d'Italia questo forse non avviene".
Low emission zone - Il primo obiettivo condiviso da tutti è una zonizzazione dei territori regionali in materia di qualità dell'aria, che siano realizzati sulla base di criteri omogenei. Si arriverebbe così alla creazione della più grande low emission zone del mondo (quella presente oggi in Lombardia è già da sola la più grande d'Europa, più del doppio di quella di Londra). "In tutte le Regioni ci sono zone con caratteristiche diverse - ha spiegato Raimondi -, si tratta ora di definire criteri comuni per classificare i territori per poter poi adottare le stesse politiche in maniera omogenea nelle zone con peculiarità simili". In questo senso si prevede che le Regioni possano aggiornarsi fra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, per condividere confini e caratteristiche della nuova area. "L'area nella pianura padana si può migliorare solo lavorando insieme - ha proseguito Raimondi - viceversa le misure forti della Lombardia possono risultare non così efficaci". Una volta che il processo sarà completato si metteranno in sintonia le zone confinanti in modo tale che non ci siano incompatibilità e questa sarà la base per interventi condivisi, strutturati ed efficaci.
Teleriscaldamento regionale - È un progetto che si svilupperà in abbinamento alla "contabilizzazione di calore" nel riscaldamento civile. Questo significa superare l'idea del teleriscaldamento locale e favorire una rete vasta, su scala regionale, di teleriscaldamento, collegata con le grandi centrali e con i grandi inceneritori del territorio regionale. Il contenimento delle emissioni derivanti dal riscaldamento domestico si otterrà, da un lato, approfondendo il tema della combustione delle biomasse nei piccoli impianti e, dall'altro, operando scelte moderne legate all'uso di impianti tradizionali, centralizzati, di teleriscaldamento e dotati di sistemi di "contabilizzazione del calore".
Mezzi off road - L'installazione di efficaci filtri per abbattere le emissioni dei mezzi off road è l'altro tema affrontato. "In un momento in cui si sono avviati importanti lavori pubblici di carattere stradale e non solo - ha spiegato Raimondi - questo intervento è di particolare rilevanza".
Blocco dei tir inquinanti dall'estero - L'ultima proposta condivisa dal Tavolo riguarda la richiesta allo Stato di arrivare finalmente a vietare il transito in questa zona ai tir più inquinanti provenienti dall'estero.
Commentando con i giornalisti la notizia della convocazione dell'Italia davanti alla Corte di giustizia europea in materia di Pm10, Raimondi ha ribadito che "non esiste nessuna multa in arrivo dall'Unione europea per la Lombardia".
"Per altro - ha spiegato l'assessore - con la decisione Ue del 28 settembre 2009 i Piani di risanamento dell'aria delle Regioni del bacino padano sono stati apprezzati e lodati per la loro qualità elevata. La stessa Unione europea si è più volte espressa positivamente sul lavoro comune delle Regioni del bacino padano, che hanno deciso di agire in una logica di area vasta". "Quello che a tutt'oggi manca - ha aggiunto Raimondi - è un Piano nazionale. Questa è una carenza sottolineata dall'Unione europea nella sua nota di ieri".
Fonte: Lombardia Notizia
Nel medesimo incontro, l’assessore piemontese all'Ambiente Roberto Ravello ha così commentato il meeting: "L’incontro di oggi ha lo scopo di pianificare azioni necessarie per il miglioramento della qualità dell’aria e di verifica dei risultati fin qui ottenuti. È fondamentale proseguire con un’azione costante e congiunta per dare ulteriore impulso alle misure tese alla prevenzione e la riduzione dell’inquinamento".
Più in particolare, riferendosi al teleriscaldamento nella Regione Piemonte, ha specificato: "Ricordo che, in Piemonte, la percentuale del teleriscaldamento dell’area metropolitana torinese ammonta a 54,5 milioni di metri cubi, la più grande d’Europa, e questo consentirà un notevole abbattimento di NO2. La nostra ambizione è di arrivare a 90 milioni di metri cubi entro il 2012". L'assessore ha poi ricordato che "tra le misure poste in essere in Regione Piemonte, grande attenzione è stata rivolta a quelle che riguardano il trasporto pubblico locale, attraverso il cofinanziamento dei titoli di viaggio per gli studenti universitari e l’abbattimento delle emissioni in atmosfera dei bus, attraverso l’installazione di filtri antiparticolato dei mezzi pubblici".
Ha invece sollevato polemiche la dichiarazione sulle domeniche ecologiche, definite "inutili misure spot".
E sulla questione della controversia europea sull'inquinamento, Ravello sostiene che: "È nostra intenzione sollecitare il Governo affinché si possa ottenere adeguati finanziamenti. Diversamente, sarà difficile non incappare in procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea".