New York Times: rischio ambientale per il piombo contenuto nelle borse riutilizzabili in plastica
A New York da molti anni è stato incoraggiato l’uso di borse riutilizzabili per disincentivare l’uso dei sacchetti di plastica usa e getta. Il 14 novembre 2010 il New York Times ha denunciato i rischi ambientali delle borse riutilizzabili in plastica: conterrebbero livelli pericolosi di piombo. I rischi sarebbero legati anche alla salute dei cittadini
29 November, 2010
Massimiliano Milone
Cosa sta accadendo sulla costa est degli Usa? Il 14 novembre 2010 il New York Times ha denunciato i rischi ambientali legati alle capienti borse riutilizzabili in plastica, quelle con maniglie robuste che ormai pendono dalle braccia di molti abitanti di New York. Oggi sono diventate un vero accessorio, indispensabile per i cittadini socialmente consapevoli, quasi un “emblema onnipresente di empatia con l’ambiente”, come ha dichiarato il giornalista Michael M. Grynbaum.
Pochi giorni fa è esplosa una polemica intorno alle borse riutilizzabili: conterrebbero livelli potenzialmente pericolosi di piombo. La preoccupazione reale è che il piombo possa causare problemi ambientali, qualora le borse finissero in discarica e peggio ancora problemi di salute, se il piombo venisse a contatto con i prodotti alimentari.
La notizia ha fatto immediatamente il giro degli Stati Uniti. UsaToday, Washington Post, News Day hanno dato grande risalto alla notizia.
Il malcontento dei cittadini
Ai cittadini stava cominciando a piacere l’idea di non introdurre più plastica nell’ambiente, ma ora dopo le ultime dichiarazioni del New York Times l’allarme è forte.
Una cittadina, intervistata da Grynbaum, ha affermato: «Santo cielo, non siamo sicuri neanche quando cerchiamo di essere ecologicamente sensibili acquistando borse per la spesa riutilizzabili in modo da non dover scegliere tra carta o plastica. Ci hanno sempre detto che i sacchetti di plastica erano dannosi per l’ambiente, ora ci dicono la stessa cosa delle borse riutilizzabili. Ci spiegate cos’è peggio? Il “Green” è una tendenza e la gente va con le tendenze, ma credo che la maggior parte delle persone che segua questa moda non conosca i fatti reali».
Ricordiamo che a New York le borse riutilizzabili, in tela o in plastica riciclata, vengono spesso vendute dai dettaglianti al posto dei comuni sacchetti di plastica (costo medio 99 cent).
Secondo le stime degli ecologisti New York consuma ogni anno un miliardo di sacchetti di plastica usa e getta, che vanno a finire per la maggior parte in discarica o si disperdono nell’oceano.
«Le borse riutilizzabili rappresentano circa il 15% del mercato e potrebbero in futuro arrivare al 25%» sostiene Jack Horst, consulente specializzato nelle vendite al dettaglio dei beni alimentari per la Kurt Salmon Associates.
La denuncia del Tampa Tribune
La denuncia è partita dal quotidiano The Tampa Tribune che, di sua iniziativa e a sue spese, ha deciso di sottoporre a test di laboratorio approfonditi e ripetuti (ben due analisi) un numero consistente di borse riutilizzabili, acquistate nelle più grandi catene di supermercati della Grande Mela. Una particolarità: tutte le borse analizzate sono rigorosamente Made in China.
I risultati dell’indagine sono significativi.
Secondo il rapporto stilato dal The Tampa Tribune livelli di piombo superiori ai limiti federali sono stati riscontrati nelle vernici e nelle pitture degli shoppers. Una curiosità: sembra che un grosso vettore di piombo sia rappresentato dalle vernici gialla e verde. Non a caso, le borse con i più alti livelli di piombo sono quelle con i disegni più elaborati o con illustrazioni che coprono l’intera superficie. Al contrario, i classici sacchetti di nylon, quasi senza illustrazioni e senza colori, presentano livelli quasi non rilevabili di piombo.
Le vernici, che rivestono queste borse, col tempo possono sfaldarsi ed entrare in contatto con i cibi. Il piombo, considerato una neurotossina, può causare difficoltà di apprendimento nei bambini e problemi di fertilità negli adulti.
«Personalmente esiterei ad acquistare questo genere di borse. Mi piacerebbe scegliere i sacchetti di carta, che possono essere facilmente riciclati» ha dichiarato Hugh Rodrigues, proprietario dei laboratori Thornton, che ha testato 13 tipi di borse. Ed ha aggiunto: «Nel primo turno di prove un modello di borse Winn-Dixie ha mostrato i più alti livelli di piombo, 121 parti per milione e 117 nel secondo turno di prove. Ricordiamo che secondo l’Environmental Protection Agency (EPA) qualsiasi prodotto con un contenuto di piombo superiore a 100 parti per milione tecnicamente dovrebbe subire ulteriori prove prima di essere smaltito in discarica».
Le reazioni delle grandi catene di supermercati
Coinvolti nell’indagine alcuni negozi delle maggiori catene di New York: le CVS Pharmacy, i supermercati Winn-Dixie, Publix, Sweetbay, Wal-Mart, Target e Wegmans Food Market.
I rivenditori, a modo loro, stanno intervenendo per arginare il problema.
I supermercati Publix e Winn-Dixie, con una mossa cautelativa, hanno chiesto ai loro fornitori sacchetti riutilizzabili con meno piombo, entro gli standard di sicurezza del governo e si sono impegnati a rimborsare il prezzo di acquisto degli shoppers.
La portavoce di Plublix, Shannon Patten, ha dichiarato: «Noi lavoriamo duramente ogni giorno per portare prodotti sicuri e di alta qualità ai nostri clienti. Nei nostri negozi non metteremmo consapevolmente qualcosa, che non sia in conformità con le normative del governo». Ricordiamo che Public ha finora venduto 13 milioni di borse riutilizzabili, con un risparmio circa 1 milione di sacchetti di plastica usa e getta al giorno.
I Wegmans Food Market, una catena di 77 supermercati (con negozi a New York, in Pennsylvania, nel New Jersey, in Virginia e nel Maryland) hanno invece deciso di sospendere le vendite di alcuni modelli sacchetti della spesa riutilizzabili. «I clienti possono continuare a utilizzare in modo sicuro le altre borse. L’eventuale smaltimento dei sacchetti è l’unico problema, dal punto di vista ambientale» ha dichiarato Jo Natale, direttore delle relazioni con i media.
Non solo piombo nelle borse riutilizzabili
Le accuse non finiscono qui: sembra che queste borse siano anche una buona serra per i batteri.
«Le preoccupazioni sono state sollevate anche sulla contaminazione da E. coli nelle borse. Il piombo può essere l’ultima delle preoccupazioni» ha dichiarato Jack Horst, consulente specializzato nelle vendite al dettaglio dei beni alimentari per la Kurt Salmon Associates. «Se per caso metti in borsa un pezzo di carne e questo gocciola Dio solo sa cosa sta succedendo nella vostra borsa riutilizzabile».
Altre indagini sullo smaltimento in discarica hanno fatto riscontrare anche rischi di infiltrazione a lungo termine nelle acque sotterranee.
Il senatore Charles E. Schumer chiede un’indagine federale
Le preoccupazioni si sono moltiplicate tanto che il Senatore democratico Charles E. Schumer ha sollecitato un’indagine federale al Food and Drug Administration e ha chiesto loro di investigare al più presto sul tenore di piombo delle borse incriminate. Il senatore si è messo in contatto anche con l’Environmental Protection Agency (EPA) e la Consumer Product Safety Commission.
Ricordiamo che il Food and Drug Administration (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, abbreviato in FDA) è l’Ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici per la protezione della salute dei cittadini.
In un comunicato il Senatore ha dichiarato: «Ho chiesto un’indagine approfondita in modo che i cittadini e i supermercati sappiano quali sono le borse di piombo. Ogni situazione in cui tali borse siano venute a contatto con il cibo acquistato dai cittadini americani deve essere immediatamente esaminata e risolta».
Ed ha aggiunto: «Quando le nostre famiglie vanno al supermercato alla ricerca di alimenti sani e sicuri per i loro figli, l’ultima cosa di cui dovrebbero preoccuparsi è se i sacchetti sono tossici. Un’indagine rapida e completa permetterà a tutti di prendere decisioni corrette, mirate e tempestive». Schumer ha elogiato i supermercati Wegmans per aver deciso di interrompere la vendita di alcuni modelli di borsa.
La risposta dei distributori
In una lettera aperta, Vincent Cobb, fondatore di Reusablebags.com e Reuseit.com, un portale da cui è possibile acquistare borse riutilizzabili di ogni tipo e non solo, alla luce dei fatti raccontati dal New York Times, risponde per rassicurare i suoi clienti.
Partendo dall’indagine del Tampa Tribune, tranquillizza tutti dicendo che nel rapporto sono stati trovati livelli elevati di piombo solo in una “manciata” di borse riutilizzabili.
A suo avviso, questo rapporto ha solo generato una massiccia copertura mediatica, alimentando un sacco di idee sbagliate circa la sicurezza delle borse riutilizzabili in generale, soprattutto quelle “Made in China”. E risponde sostenendo che solo perché una borsa è "Made in China" non vuol dire che contenga per forza piombo o non sia un prodotto sicuro!
Il problema, a suo avviso, avrebbe radici più profonde e sarebbe legato ai costi delle borse riutilizzabili. C’è poi chi sostiene che dietro a questo “dramma” ci siano i produttori di sacchetti di plastica, pronti a tutto per convincere i cittadini ad usare i vecchi sacchetti di plastica usa e getta.
In ogni caso, la popolarità di queste borse non è ancora calata nella città di New York: molti cittadini continuano a farvi affidamento, almeno fino a quando non ci saranno nuovi accertamenti, convinti che gli effetti a lungo termine del piombo possano essere compensati dai benefici ambientali, ottenuti non usando normali sacchetti di plastica.
3 commenti
Scrivi un commentoedihaes
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Federico
30.11.2010 13:11
Complimenti all'autore di questo articolo, completo, esauriente e soprattutto analizza tutti i punti di vista. Se fosse così come afferma il New York Times sarebbe del tutto comprensibile il senso di disorientamento dei cittadini di New York che non sanno più cosa scegliere. Forse sarebbe opportuna un'indagine analoga in Europa e in Italia. Magari ne scopriamo delle belle...