La Puglia accetterà 50.000 tonnellate di rifiuti nelle discariche per “speciali non pericolosi”
Lunedì 29 novembre 2010 l’accordo tra Governo e Regioni e il successivo tavolo tecnico di esperti, ha stabilito gli ultimi dettagli tecnici, in merito alle 50.000 tonnellate di rifiuti speciali che la Puglia accoglierà, provenienti dagli Stabilimenti di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti urbani (Stir) della provincia di Napoli. Quattro le discariche per "speciali" autorizzate in Puglia: tre nel tarantino e una a Canosa
30 November, 2010
È stato raggiunto un accordo tra Governo e i Presidenti delle Regioni per smaltire 600 tonnellate di rifiuti al giorno per 3 mesi nelle Regioni italiane. «Ci sarà un tavolo tecnico nelle prossime ore per verificare le condizioni e le quantità che ogni Regione potrà smaltire». Così i il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. Poco dopo, in serata, il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha ribadito, come la scorsa volta nel 2008 il suo predecessore Galan, l'indisponibilità ad accogliere la spazzatura della Campania.
Intanto, è già partito il piano straordinario di raccolta, alla quale partecipano, fra gli altri, oltre 400 militari (che opereranno con camion e mezzi per la movimentazione terra) saranno impegnati al fianco di consorzi e aziende incaricati della rimozione dei rifiuti. Principali obiettivi dei militari saranno però le strutture pubbliche, come scuole, ospedali, palazzo della pubblica amministrazione e siti archeologici.
Assieme a Vendola, l’assessore all’Ecologia Gianni Nicastro rassicura: «Alla Puglia è stato chiesto di accettare un particolare tipo di rifiuti, classificati come speciali, provenienti dagli stabilimenti Stir. Quindi, per intenderci, nella nostra regione non arriveranno rifiuti solidi urbani».
Ciò significa, dunque, che non saranno coinvolte le discariche per i rifiuti urbani. Tutte le discariche speciali hanno volumetrie sufficienti per sopportare l’onere che la Puglia si sta sobbarcando. L’umido tritovagliato, reso inodore attraverso la preventiva biostabilizzazione e imballato con film speciale, codice CER 19.12.12, potrà essere conferito nei quattro siti previsti, tre nel tarantino (quasi sicuro) e una a Canosa (ancora da stabilire).
Le tre discariche del tarantino, ITALCAVE SPA di Taranto, ECOLEVANTE di Grottaglie (TA) e VERGINE SRL di Taranto, mesi fa si erano aggiudicate, come consorzio CITE, quali impianti finali di smaltimento, il bando di gara per appaltare il servizio di smaltimento fuori regione indetta dalla Campania, di 61.000 tonnellate di umido tritovagliato e biostabilizzato prodotto dagli Stir. Un affare da 8 milioni di euro, con oltre 200 tir per il trasporto di rifiuti speciali dalla Campania in Puglia, nelle discariche di Taranto e Grottaglie.
Successivamente, il Coordinatore per l’Area Generale di Coordinamento Programmazione e Gestione Rifiuti della Regione Campania chiese all’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia Nicastro, la disponibilità alla stipula di un protocollo d’intesa per il ricevimento dei rifiuti speciali non pericolosi dalla Regione Campania, al fine di consentire l’avvio del servizio oggetto della gara.
Ma gli fu negato senza un preventivo protocollo d’intesa tra le Regioni. Ma ormai tutto è stato chiarito, a valle della firma del Ministro Fitto e Vendola.