"Pugliamo Napoli"
Sembra questo il destino dei rifiuti di Napoli. Il punto sulla disponibilità delle Regioni ad accogliere i rifiuti campani. Ostili le Regioni del Nord. Solidali quasi tutte quelle del centro e del meridione. Generosa la Puglia che dovrebbe accogliere la quota maggiore di rifiuti: 50.000 tonnellate di FOS, frazione umida biostabilizzata, prodotta dagli Stir campani
01 December, 2010
In sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il ministro Fitto per i Rapporti con le Regioni, ha chiesto un aiuto concreto alle Regioni affichè queste potessero togliere Napoli dall'emergenza. Bisogna chiarire che ciò che è al vaglio delle Regioni, non sono i sacchetti della spazzatura che sono sui marciapiedi di Napoli ( e dei quali si stanno occupando i militari e gli autocompattatori mandati da tutte le città di Italia), ma i rifiuti già selezionati e biostabilizzati, e poi trasformati in frazione umida tritovagliata con codice 19.12.12. dagli Stabilimenti di Tritovagliatura e imballaggio rifiuti urbani (STIR campani). Nei prossimi giorni si avranno maggiori e più sicure informazioni, ma dalle dichiarazioni dei Presidenti delle Regioni, il quantitativo stimato è pari a 55.000 - 65.000 tonnellate di trito vagliato che dovrà essere conferito nelle varie discariche per rifiuti speciali d'Italia. Lo stoccaggio di tale stock di rifiuti speciali creerà spazio ai "nuovi" rifiuti che presto arriveranno presso gli STIR. E' l'indisponibilità di nuove discariche nel napoletano che ha creato e creerà le basi per le future emergenze.
Queste in breve le dichiarazioni:
L'appello di Fitto, Ministro per i Rapporti con le Regioni, per i rifiuti di Napoli: “Le Regioni avevano chiesto un atto formale al Governo e l’esecutivo, venerdì in modo unanime, ha chiesto la collaborazione di tutte loro. Le Regioni dovrebbero accettare per senso di solidarietà e per risolvere una questione che il Governo riaffronta per responsabilità locali".
Il presidente della Conferenza delle Regioni e Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, subito dopo la fine della riunione del 30 novembre con il Governo sui rifiuti in Campania. "Siamo davanti a un'emergenza cui deve fare fronte l'intero Paese. Occorre che vi siano due condizioni: deve esserci la dichiarazione di uno stato d'emergenza e inoltre il Governo, in modo coerente e fermo, con un proprio atto, deve chiedere la collaborazione e l'impegno di tutte le Regioni. Deve muoversi tutto il livello istituzionale con responsabilità e coerenza, nessuno si chiami fuori".
Il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota conferma il no ai rifiuti della Campania. Ha escluso che la sua regione possa prendere sul proprio territorio i rifiuti di Napoli, nemmeno se lo chiedesse Berlusconi. "Noi abbiamo dei problemi tecnici a prendere i rifiuti di Napoli per il nostro sistema di smaltimento, basato sulla differenziata; i rifiuti campani sono stati raccolti tutti insieme, in maniera indifferenziata". Ma Nicola De Ruggiero (ex assessore all'Ambiente per la Regione Piemonte) ha espresso un parere contrario.
L'impegno del Molise non troppo gravoso. La disponibilità di accumulo in regione, nelle tre discariche, potrebbe aggirarsi intorno alle 3.500 tonnellate. «Abbiamo l'obbligo di partecipare alla risoluzione di alcune difficoltà della Campania nei limiti delle nostre possibilità e quindi valutando lo stato delle nostre stazioni di stoccaggio - ha detto il presidente della giunta Iorio.
''La Sardegna manifesta piena solidarieta' e vicinanza al popolo della Campania e da' la propria disponibilita' a offrire uomini e mezzi per affrontare l'emergenza rifiuti. Non si possono pero' smaltire i rifiuti nell'Isola". E' questa la posizione espressa dall'Assessore dell'Industria della Regione Sardegna, Oscar Cherchi, in rappresentanza del presidente Ugo Cappellacci.
Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, conferma il no ai rifiuti della Campania. "Non ho nulla da aggiungere a quanto gia' dichiarato". Oltre alle motivazioni politiche, anche il fatto che la Regione Veneto ha una quantità enorme di rifiuti da smaltire dopo l'alluvione di novembre in area vicentina, circa 70.000 tonnellate di rifiuti.
Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, al termine della Conferenza straordinaria delle Regioni: "Sul tema dei rifiuti campani, noi come Liguria abbiamo detto un no ad accoglierli semplicemente perche' due province su quattro non hanno la possibilita' di avere discariche e quindi tutti i rifiuti gravano sulle altre due. Da un punto di vista politico noi siamo d'accordo a dare una mano anche se questo principio viene riconosciuto da tutti ma poi la disponibilita' vera non c'e' da tutti".
La presidente della Regione Lazio, Polverini, interpellata su quali discariche o impianti di trattamento potrebbero smaltire i rifiuti provenienti da Napoli ha risposto: "Ancora non siamo in grado di dire quale sarà la destinazione nel Lazio. Il trattamento dei rifiuti e' una cosa delicata, non e' solo relativa alla quantità, bisogna vedere anche sulle discariche e sugli impianti quali rifiuti può trattare ciascuna Regione. Questo e' un lavoro - conclude - che non possono fare i presidenti e gli assessori ma i tecnici. Credo che di qui a qualche giorno avremo la soluzione".
"La Regione Lombardia non ha partecipato al tavolo convocato dal Governo sui rifiuti della Campania, in coerenza con quanto sempre dichiarato dal presidente Roberto Formigoni e cioè che prima ci si aspetta una convocazione da parte del Governo, per comunicare le risorse aggiuntive che intende destinare alle Regioni, dopo i tagli della finanziaria di luglio. Fino ad allora, la Regione non siederà ad alcun tavolo e si conferma non disponibile ad accogliere i rifiuti campani.
Il governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine della Conferenza delle Regioni, riferendosi alla questione rifiuti provenienti dalla Campania: "L'Abruzzo non è in grado di fare solidarietà semmai avrebbe bisogno di averne".
La Regione Marche si è detta pronta ad accogliere nelle sue discariche 1000 tonnellate di immondizia campana. È quanto emerso ieri dal tavolo tecnico istituito dal Governo a cui ha partecipato l’assessore regionale all’Ambiente Sandro Donati. Poco meno di una settimana fa, dopo la conferenza Stato-Regioni, Donati aveva escluso questa possibilità. Arriverà un piccolissima quantità (mille tonnellate appunto). Si tratta di un gesto molto responsabile della Regione Marche che si mostra così disponibile a risolvere un'emergenza che dura da troppo tempo, ma ovviamente per Palazzo Raffaello arriveranno anche dei contributi economici, la cifra sarà stabilita nei prossimi incontri.
Umbria. 1000 tonnellate di rifiuti da smaltire nelle discariche di Crete (Orvieto); Borgo Giglione ( Magione) e Belladanza (Città di Castello), e molto probabilmente Sant’Orsola (Spoleto). Questo il piano umbro per venire incontro all’emergenza per cercare soluzioni extraregionali in Campania.
«La Regione Friuli Venezia Giulia non è disponibile ad accogliere rifiuti da smaltire dalla Campania», si è limitato a dichiarare il vicepresidente Luca Ciriani, che ha la delega all’ambiente, e che non ha partecipato alla riunione per seguire i lavori del Consiglio regionale. «Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta – ha chiarito Ciriani –, ma la nostra linea è questa: non siamo disponibili. I nostri impianti sono già saturi, non accetteremo quelli campani».
Il Commissario delegato all’emergenza, il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti (Pdl), ha limitato lo scarico a 3.000 tonnellate di spazzatura già lavorata nell'arco di 10 giorni presso la discarica di Pianopoli (vicino Lamezia Terme e dunque a una distanza di 390 km). Delle 3.000 tonnellate, 600 risultano essere state conferite da 30 automezzi nei giorni del 27, 29 e 30 ottobre. Le rimanenti quote, invece, hanno subito a un certo punto il blocco da parte delle autorità politiche locali e dei cittadini stessi, che hanno espresso ostilità all'iniziativa.
Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando della sua decisione di accogliere in Puglia parte dei rifiuti campani: "Se Napoli piange tutta l'Italia piange e per quello che mi riguarda, nella mia responsabilita' di presidente di una grande regione sorella della Campania, io, noi pugliesi faremo sino in fondo la nostra parte".
Ineffetti Vendola fa riferimento al bando di gara, indetto dalla Campania, che VERGINE SRL e ITALCAVE SPA di Taranto, ed ECOLEVANTE di Grottaglie (TA), mesi fa si aggiudicarono come consorzio CITE, per smaltire 61.000 tonnellate di frazione umida tritovagliata prodotta dagli Stabilimenti di Tritovagliatura e imballaggio rifiuti urbani (STIR campani). Un affare da 8 milioni di euro, con oltre 200 tir per il trasporto di rifiuti speciali dalla Campania in Puglia, nelle discariche di Taranto e Grottaglie. Per portare a termine tale contratto occorreva un accordo di programma tra le Regioni coinvolte (Puglia e Campania) e il Governo; tutto ciò è stato stipulato finalmente in sede di Conferenza delle Regioni.