Rapporto “Città Sostenibili”: Roma città virtuosa per verde pubblico e fonti rinnovabili
Città Sostenibili: i rapporti di Siemens Italia sulla sostenibilità ambientale delle principali città italiane realizzati dall’Istituto Piepoli. Presentato il rapporto su Roma: la capitale eccelle nella presenza di verde pubblico e utilizzo dell’energia solare, mostra valori allineati alla media nazionale sul fronte dei trasporti. Criticità invece sul fronte dei rifiuti e della qualità dell'aria. On line il testo del rapporto
24 November, 2010
Roma risulta la città italiana con il maggior numero di parchi, ha un’ottima efficienza nella produzione di energia elettrica con pannelli solari e presenta valori allineati alla media nazionale per trasporti, consumo energetico, acqua e produzione di CO2.
Questo in sintesi il ritratto di Roma che emerge dal rapporto Città sostenibili: Roma di Siemens Italia realizzato dall’Istituto Piepoli e presentato nell’ambito dell’iniziativa “Eco & the City”.
Lo studio rientra nell’ambito di un progetto di ricerca Siemens sulla sostenibilità ambientale di dieci città italiane, per affrontare e vincere la sfida di uno sviluppo sostenibile.
“Nella lotta al cambiamento climatico il ruolo delle città, in cui ormai vive oltre la metà della popolazione mondiale, è sempre più rilevante: il 75% dei consumi di energia e l'80% delle emissioni di gas serra derivano dalle aree urbane, - spiega Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia. - In questo scenario è importante non solo conoscere le principali sfide legate alla tutela del territorio, ma anche essere in grado di proporre soluzioni che possano assicurare tre obiettivi centrali: la qualità della vita per i cittadini, la competitività e lo sviluppo sostenibile”.
La ricerca presentata a Roma non solo fotografa l’attuale situazione della capitale in termini di infrastrutture e soluzioni per la tutela del territorio, ma fornisce anche indicazioni per il suo futuro. Sono stati monitorati i risultati ottenuti in otto diverse categorie: emissioni CO2, consumo energetico, efficienza edifici e green hospital, trasporti, acqua, raccolta rifiuti, qualità dell’aria e politiche di gestione del verde ed in una seconda fase sono state somministrate una serie di interviste personali ad opinion leader e rappresentanti degli enti istituzionali locali operanti nella città.
Il verde pubblico è una delle eccellenze della capitale. La città di Roma gode di una situazione territoriale e ambientale estremamente favorevole: è il Comune italiano con il maggior numero di parchi verdi, il più grande centro agricolo d’Europa, con la fascia costiera più estesa del Continente, e ha una bassa densità abitativa. La disponibilità di verde urbano è a Roma di 132 mq/ab contro una media nazionale di 94 mq/ab e la densità sfiora il 30%, mentre la media nazionale è dell’8%. Il comune di Roma ospita una rete di aree protette per un complesso di circa 40.000 ettari che comprendono i parchi regionali urbani “del Pineto” e “dell’Appia Antica”, più diverse riserve naturali come, ad esempio, quella ”della Marcigliana”, “di Decima-Malafede”, “del Litorale Romano” e la riserva marina “delle Secche di Tor Paterno”.
Ottimi risultati sull’utilizzo delle energie rinnovabili: i pannelli fotovoltaici installati sugli edifici comunali producono il doppio dell’energia elettrica rispetto alla media nazionale (0.7 kW per 1000 abitanti contro una media nazionale di 0.4 kW per 1000 abitanti).
Nonostante questo elemento positivo l’efficienza energetica degli edifici risulta critica per la bassa quota di abitazioni servite dal teleriscaldamento.
Per quanto concerne i consumi energetici, la Città di Roma risulta virtuosa per utilizzo di carburante (410 Kep/ab/anno contro la media nazionale di 416 Kep/ab/anno) e di gas metano per uso domestico e per riscaldamento (342 m3/ab contro media nazionale di 398 m3/ab), mentre supera la media nazionale per consumo di energia elettrica per uso domestico (1381 kWh/ab contro media nazionale di 1209 kWh/ab). Per la riduzione dei consumi energetici Acea, società che gestisce la fornitura di energia elettrica nel Comune di Roma, “si impegna ad applicare soluzioni sempre più efficienti e a basso impatto ambientale, come la tecnologia Led per le luci stradali”. Un’altra iniziativa interessante dell’Azienda, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma, è la creazione del portale “Ambientandoci”, nato “con l’obiettivo di far avvicinare i più giovani e la scuola al mondo dell’ambiente. La provincia di Roma, infine, all’interno del suo piano di sviluppo e risparmio energetico, denominato Provincia di Kyoto, propone un progetto energetico per incentivare la coltivazione della colza per biodiesel al fine di produrre olio vegetale puro.
Sul fronte dei trasporti gli indici riferiti alla mobilità sia pubblica che privata presentano un profilo positivo, in quanto nel Comune vi è la seconda metropolitana italiana per estensione ed è presente un servizio tranviario (3 linee metropolitane, 3 linee tranviarie e 172 linee di autobus contro una media nazionale rispettivamente di 0.6, 1.6 e 117). L’indice sintetico di sostenibilità è pertanto tendenzialmente migliore rispetto alla media nazionale. Il nuovo Piano di Mobilità cittadino intende riorganizzare il trasporto pubblico di superficie, potenziare la rete tranviaria e promuovere modi di trasporto collettivo di nicchia (taxi collettivo, car sharing, car pooling, ecc.). Inoltre, il piano di sviluppo della ciclabilità prevede entro il 2020 la creazione di una rete di percorsi dedicati per un totale di 1.212 km, contro gli attuali 236 e un implemento del bike sharing, che nel 2009 ha avuto 8700 utenti, aumentando il numero delle stazioni dalle attuali 27 a 350 entro il 2016.
Analizzando la situazione relativa all’acqua si nota come la città di Roma sia pressoché allineata alla media nazionale, anche se l’indice di consumo al m3 di acqua per abitante è leggermente più elevati rispetto al resto d’Italia (79 m3/ab contro media nazionale di 68 m3/ab). Il principale problema evidenziato è la limitatezza e obsolescenza della rete idrica e fognaria, ma il Comune di Roma si è impegnato, con un investimento di 320 milioni di euro, a rifare le reti idriche in diverse aree della città e a potenziare gli impianti di depurazione.
Per quanto riguarda le emissioni di CO2 i valori risultano sostanzialmente nella media (36.630 Kt/anno contro una media nazionale di 35.648 Kt/anno). Tra le tante iniziative intraprese dal Comune e dalla Provincia di Roma l’adesione al “Patto dei Sindaci” che impegnerà la città, unilateralmente entro il 2020, a ridurre le proprie emissioni di CO2 di almeno il 20% rispetto ai valori del 1990.
Altro aspetto preoccupante è la raccolta dei rifiuti, che presenta valori negativi in tutti gli indicatori analizzati. La raccolta differenziata dei rifiuti urbani raggiunge quota 20%, contro una media nazionale di quasi dieci punti più elevata. Questa situazione di effettiva difficoltà, considerata “il più importante problema della città di Roma dopo il traffico”, è in lenta evoluzione anche per la difficoltà effettiva di operare un servizio efficiente di raccolta differenziata su una superficie comunale vasta come quella della Capitale.
Infine tutti gli indicatori riferiti all’inquinamento dell’aria presentano valori sopra la media nazionale, tanto da spingere l’indice di sostenibilità relativo in territorio negativo (CO: 126.700 t/anno contro media nazionale di 40.717 t/anno; PM10: 3.400 t/anno contro media nazionale di 1.253 t/anno). Nel biennio 2009-2010 però gli sforzi effettuati dall’amministrazione capitolina sembrano essere stati premiati, tanto che nel 2009 i superamenti della soglia critica di inquinamento sono scesi del 47% rispetto al 2007.
Dalla ricerca emergono quindi gli ottimi risultati raggiunti per quanto riguarda il verde pubblico e un intenso impegno di Roma per migliorare i numerosi aspetti attualmente poco virtuosi che caratterizzano la città. L’autonomia speciale data dallo status Roma Capitale e in caso di vittoria della candidatura a Roma Città Olimpica 2020 sono opportunità che la città dovrà sfruttare nel migliore dei modi per portare i livelli relativi alla qualità dell’aria, ai trasporti e allo smaltimento dei rifiuti ad essere allineati alla media nazionale e possibilmente migliori.
Ulteriori informazioni sul sito Siemens Italia