Ridurre i rifiuti in casa. Kit Strange, ACR+: i migliori risultati grazie al compostaggio domestico
Kit Strange di ACR+ ha presentato al pubblico del convegno “Come mettere la prevenzione al centro della gestione sostenibile dei rifiuti” i risultati di una ricerca sulla prevenzione dei rifiuti a livello domestico. I migliori risultati in termini di riduzione volontaria dei rifiuti possono arrivare dal compostaggio domestico: fino a 3 kg di rifiuti in meno per famiglia a settimana (circa 50-70 kg/abitante/anno)
02 December, 2010
Il 26 novembre a Genova Kit Strange, di ACR+ e coordinatore di un'agenzia inglese che si occupa di sostenibilità e recupero delle risorse, ha presentato, al pubblico del convegno “Come mettere la prevenzione al centro della gestione sostenibile dei rifiuti”, i risultati di una ricerca internazionale sulla prevenzione dei rifiuti a livello domestico. Questo studio fa parte di un progetto di ricerca del Ministero dell'Ambiente inglese pubblicato all'inizio del 2010. Lo studio è stato realizzato consultando 800 pubblicazioni sul tema provienienti da tutto il mondo e sono state raccolte più di un centinaio di opinioni di studiosi di 30 Paesi diversi.
“A livello internazionale - ha affermato Kit Strange - molte autorità locali e molte amministrazioni hanno introdotto campagne di prevenzione del rifiuto per la diffusione di buone pratiche di riduzione. Uno degli elementi che viene fuori dal nostro studio è la difficoltà di creare una cultura della riduzione con degli esempi di forte visibilità e di conseguenza creare degli standard comportamentali di riferimento. Tutti sanno cos'è il riciclaggio ma i comportamenti che riguardano la prevenzione dei rifiuti vengono gestiti privatamente e tendono ad essere invisibili. Mentre il riciclaggio è una pratica ben definita, la prevenzione comprende molte piccole azioni. A volte la riduzione si traduce nel solo fatto di non voler ricevere la posta indesiderata, altri indicano il riutilizzo degli avanzi di cibo come pratica di riduzione, altri il compostaggio domestico o l'uso di sacchetti riutilizzabili”. La varietà di impegni però non manca. “Tra le azioni di riduzione indicate dalle famiglie – ha continuato Strange - troviamo anche la donazione di prodotti di elettronica obsoleti a enti di beneficenza che possono riulizzarli o l'acquisto di vestiti di seconda mano”.
Nel suo intervento, Strange, ha indicato quali sono i risultati in termine di riduzione della produzione di riduzione che si possono ottenere con azioni volontarie e campagne sulla prevenzione di rifiuti: “I migliori risultati in termini di riduzione volontaria dei rifiuti possono arrivare dal compostaggio domestico. Attraverso il compostaggio domestico si può arrivare a ridurre la produzione di rifiuti fino a 3 kg per famiglia per settimana, circa 50-70 kg/abitante/anno. Per quanto riguarda la prevenzione degli scarti di cucina, oltre al compostaggio domestico, si potrebbero ottenere risultati attraverso porzioni adeguate e una migliore gestione della filiera delle derrate agroalimentari, arrivando a risparmiare fino a 2 kg per settimana all'anno (circa 40 kg per persona all'anno). Ci sono poi le azioni facili da implementare nel breve periodo che danno risultati fin da subito: la riduzione della posta indesiderata e delle buste usa e getta. Un altro aspetto su cui agire è la gestione dei materiali ingombranti e delle apparecchiature elettroniche: può fare risparmiare dei quantitativi marginali ma dà ancora valore d'uso a materiali che altrimenti verrebbero gettati via".
Ma non solo singole azioni. Anche le campagne generiche di comunicazione e informazione sulla prevenzione danno risultati in termini di riduzione della produzione di rifiuti procapite. Secondo Kit Strange "attirano l'attenzione sulla tematica e possono far arrivare a ridurre i rifiuti fino a 1 kg per famiglia a settimana, circa 20 Kg/abitante/anno".