Dalla Soprintendenza è arrivato l´okay al progetto di riordino: \"La soluzione giusta\" \"Così riusciremo a decongestionare l´area tra via Alfieri e via Santa Teresa\" Spariranno quasi mille posti nelle strisce blu \"La gente dovrà usare i garage sotterranei\" FABIO MARZANO Prima piazza San Carlo, poi il corridoio di via Roma fino alle fontane del Po e della Dora. Il progetto di pedonalizzazione del salotto buono di Torino si allarga fino a piazza Cln. L´ipotesi di riqualificazione dell´area, oggi, prevede la limitazione del traffico solo sulla piazza dove sarà costruita l´autorimessa interrata di 370 posti. «In realtà, per decongestionare il quadrilatero tra via Alfieri e via Santa Teresa si potrebbe chiudere anche la parte anteriore» ha spiegato giovedì sera l´assessore comunale alla mobilità Maria Grazia Sestero in un dibattito sul parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo organizzato da Altera, un´associazione vicina all´universo dei movimenti, a cui hanno partecipato il Soprintendente Lino Malara, la senatrice Ds Chiara Acciarini, Roberto Lombardi di Italia Nostra ed Enrico Bettini dell´Ordine degli architetti. «A quel punto - ha commentato l´assessore Sestero ? via Alfieri sarebbe chiusa alle auto almeno fino all´altezza di via XX settembre e chi arriva da piazza Carlo Felice sarebbe costretto a svoltare in via Arcivescovado per non trovarsi di fronte al divieto». Una soluzione appoggiata anche dalla Soprintendenza, che ha dato comunque il via libera al parcheggio contestato dagli ambientalisti e da oltre cento intellettuali, tra cui Alessandro Baricco e Mauro Salizzoni. E ha aggiunto: «Riceviamo pressioni incredibili per mantenere l´attraversamento veicolare della piazza, e anche nella giunta comunale non tutti sono d´accordo, ma su questo tema è in gioco la mia credibilità». L´estensione dell´isola pedonale fino a piazza Cln consentirà di eliminare un po´ di strisce blu: in tutto, una volta completato il sistema delle autorimesse in centro, saranno eliminati 981 posti a raso. «Così i torinesi impareranno ad apprezzare di più gli impianti in struttura ? ha concluso la Sestero ?. Piazzale Valdo Fusi, per esempio, nei due mesi di apertura è rimasto quasi vuoto». Una ragione in più per non fare «scempi» nella zona aulica, sostengono ecologisti e professori universitari. I lavori, assicurano da Palazzo civico, inizieranno comunque entro tre mesi. L´amministrazione si è però dichiarata disponibile a partecipare a un osservatorio sul cantiere con le associazioni e la Soprintendenza.