Rifkin: «Dal fotovoltaico migliaia di posti di lavoro in Sicilia, purché si punti sui piccoli impianti»
L'economista americano è intervenuto con un videomessaggio al lancio palermitano del Forum regionale per l’energia distribuita, costituito da sindacati ed enti di ricerca. Secondo Rifkin, l'autoproduzione sostenibile dell'energia elettrica può rivoluzionare il mercato dell'occupazione in Sicilia. Il Forum, intanto, stima che basterebbe installare pannelli sul 6,5% delle case per soddisfare il 50% del fabbisogno elettrico isolano
15 December, 2010
L'energia verde può rivoluzionare dal basso il mercato del lavoro in Sicilia, offrendo nuove opportunità alle imprese e creando migliaia di posti di lavoro, a patto che si punti sull'autoproduzione e sui piccoli impianti. È questo, in estrema sintesi, il senso del videomessaggio di Jeremy Rifkin, celebre economista e teorico della green economy, che ha aperto, a Palermo, la conferenza per la presentazione del Forum regionale per l’energia distribuita (Fred), costituito dalla Cgil Sicilia e dal Circolo europeo per la terza rivoluzione industriale Cetri -Tires. «Quello che sta accadendo in Sicilia e che trovo interessante - ha dichiarato Rifkin - è che questo Forum, cioè sindacati, imprese, cooperative hanno smesso di aspettare l'aiuto dall'alto. È venuto il momento di una rapida transizione verso uno scenario di crescita dell'economia della Sicilia, con nuove opportunità per le imprese e la creazione di decine di migliaia di posti di lavoro».
Nel corso della conferenza, sono emersi dati significativi sul ruolo che l'energia rinnovabile, e in particolare il fotovoltaico, potrebbe avere nel garantire l'approvvigionamento energetico all'isola. Secondo quanto emerso, infatti, basterebbe ricoprire appena il 6,5% dei tetti siciliani con pannelli solari per raggiungere una capacità di circa 1 gigawatt, in grado di soddisfare quasi il 50% del fabbisogno di elettricità dell'intera Trinacria. Una piccola “rivoluzione verde” che avrebbe anche effetti importanti dal punto di vista economico e occupazionale: il giro d'affari per le piccole e medie imprese siciliane è stato stimato in circa sei miliardi di euro, mentre il reddito supplementare per le famiglie e le imprese potrebbe attestarsi tra i 25 e i 35 miliardi in vent’anni. L'economia locale, in particolare, trarrebbe beneficio soprattutto dalla diffusione di impianti fotovoltaici di piccola taglia. Secondo lo studio realizzato da Cetri-tires, infatti, per impianti con potenza inferiore ai 200 kilowatt (giro d'affari stimato in 900 milioni di euro in vent'anni), l'80% delle risorse resterebbe sul territorio. Al contrario, per le centrali sopra i 200 kilowatt, il 90% del giro d'affari finirebbe al di fuori della Sicilia.
Proprio con l'obiettivo di promuovere l'uso dell'energia rinnovabile e il coinvolgimento diretto dei cittadini nella produzione e nel mercato dell'elettricità è stato costituito il Fred, il cui comitato scientifico include membri dell'Enea, del Dream (Dipartimento per la ricerca energetica e ambientale) dell'Università di Palermo e del Cnr di Messina. Sempre nel suo intervento videoregistrato, Rifkin ha espresso la speranza che «questo nuovo movimento mandi un messaggio alla Sicilia e all'Italia: che la politica tradizionale è superata e che bisogna creare un movimento economico che coinvolga milioni di italiani e li proietti in avanti così che l’Italia diventi il faro di uno sviluppo sostenibile per le generazioni a venire». In occasione della conferenza è stato infine presentato un “Decalogo della piattaforma strategica per l'energia distribuita in Sicilia” (vedi allegato).