Legambiente, Pendolaria 2010: Puglia virtuosa nonostante la crisi
Martedì 14 dicembre 2010 Legambiente Puglia ha presentato il rapporto “Pendolaria 2010”. Nonostante i tagli del Governo, la Puglia, seconda dopo la Campania, al top per i finanziamenti per i trasporti regionali. Dal 2003 al 2010 la spesa per le infrastrutture mostra 13,63 mln di euro per le strade e 20 mln per le ferrovie, inoltre 220 mln spesi per l’acquisto di nuovi treni
16 December, 2010
La Puglia vanta 1.522 km di estensione della rete ferroviaria, con 104.100 pendolari quotidiani (2milioni 700mila in Italia, +11,5% in tre anni) di cui 65.100 abbonati tra i vari gestori Trenitalia, Ferrovie del Sud Est, Ferrovie del Gargano, Ferrovie Appulo Lucane e Ferrotramviaria.
Secondo il rapporto Pendolarioa di Legamebiente, il 70% degli automobilisti preferirebbe il trasporto su rotaia se ci fosse maggiore qualità.
Per quanto riguarda gli investimenti per il materiale rotabile, considerando sia gli stanziamenti provenienti dal bilancio delle Regioni che quelli che derivano dai Fondi europei FAS nel periodo 2001-2010, la Puglia è tra i primi posti con circa 220 mln di Euro spesi per l’acquisto di nuovi treni per i vari gestori presenti nella regione e con un notevole investimento effettuato nell’ultimo anno.
Ed è sorpresa per la Puglia e la Campania. Due Regioni meridionali, ma con politiche di tipo europeo. Tra le Regioni a Statuto ordinario quella ad aver stanziato più risorse per il solo anno 2010 è la Campania con lo 0,64% del proprio bilancio (77 milioni di Euro) per l’acquisto e per il restyling dei treni. Seconda la Puglia, con 60 milioni di Euro [nuovi treni per le Ferrovie del Sud Est (FSE) e Ferrovie Appulo Lucane (FAL)] spesa sul bilancio allo 0,61%. Male tutte le altre regioni.
“Trenitalia in Puglia riceveva 60 mln di euro dallo Stato nel 2010, mentre nel 2011 si prospetta una riduzione del 43,8% per un totale di 33,7 mln da investire nel trasporto ferroviario. - dichiara Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia- Di fronte a una situazione di questo tipo le Regioni sono chiamate a una prova di maturità e responsabilità. La Puglia sta dimostrando comportamenti virtuosi, infatti, per quanto riguarda la spesa regionale per le infrastrutture, dal 2003 al 2010 sono stati erogati dalla Regione 13,63 mln di euro per le strade e 20 mln per le ferrovie. ”
Ma Tarantini sottolinea anche le criticità rilevanti della Regione Puglia.
Nonostante ci siano quattro diversi gestori (Trenitalia, Ferrovie del Sud-Est, Ferrotramviaria e Ferrovie Appulo-Lucane) il servizio non può definirsi suburbano in quanto le linee non sono integrate tra loro, non è attivo l'orario cadenzato e le corse non sono ancora frequenti, manca l'integrazione tariffaria, il raddoppio di tutte le linee a singolo binario, l'elettrificazione delle stesse e l'incremento del numero di fermate.
Da realizzare l’Alta Velocità tra Napoli e Bari. Al momento c’è il cambio obbligato a Caserta, con tempi di percorrenza di almeno 4 ore, ma si arriva a collegamenti anche di 5 ore e 20 minuti. Tra Taranto e Roma fino a poco tempo fa esistevano Eurostar diretti che impiegavano 4 ore, oggi è obbligatorio un cambio a Napoli, Bari o Salerno con un totale di 6 ore di tragitto.
Il tratto Foggia-Trani-Bari che soffre di croniche insufficienze di posti a sedere, con il 40% dei viaggiatori che rimane in piedi nella fascia oraria 8 - 8:30, mentre, un altro problema lamentato da molti pendolari è l’improvvisa ed immotivata soppressione di alcuni convogli.
Per il nodo urbano di Bari sono positivi i diversi interventi di potenziamento delle linee e interramento dei binari, di soppressione dei passaggi a livello. In particolare l'interramento dei binari tra Palese e Santo Spirito, il potenziamento della tratta Bari Centrale-Bari S.Giorgio ed il raddoppio dei binari tra Bari S.Andrea e Bitetto. Un positivo aggiornamento è quello della realizzazione della variante passeggeri tra le stazioni di Bari S.Andrea e Bari Centrale (al manca collegamento su ferro del capoluogo con l’aeroporto).
Diversi buoni esempi di recupero e valorizzazione del patrimonio ferroviario esistente. Avviato il servizio ferroviario del Consorzio Acquario, costituito da Trenitalia e Ferrotramviaria. I collegamenti effettuati riguardano le linee Bari-Lecce e Andria-Bari, sui quali vengono utilizzati nuovissimi treni FLIRT.
Un altro esempio di recupero di vecchie infrastrutture ferroviarie: tratta 19 km Foggia-Lucera che nel Luglio 2009, dopo 42 anni, è stata riattivata e oggi viene gestita dalle Ferrovie del Gargano. 56 corse giornaliere, utilizzo di un unico biglietto sia per il treno sia per gli autobus provenienti dai Comuni limitrofi e l’orario cadenzato, un treno ogni 30 minuti, e di facile memorizzazione.
Rimane il trasporto gratuito della bicicletta su tutti i treni delle quattro compagnie regionali nella Regione Puglia.
“Alti e bassi nel trasporto ferroviario, ma uno scenario positivo per i pendolari è possibile; – conclude Tarantini - ai pendolari non interessa chi sia a gestire il servizio e a chi si debba imputare la colpa delle esigue risorse, l'importante è che ci siano più treni e investimenti per nuove carrozze, che siano rispettati gli orari e si possa contare su un unico abbonamento o biglietto. Insomma, occorre adeguare il servizio agli standard di qualsiasi città europea”.
E’ auspicabile, infine, affinché ci sia una inversione di tendenza, secondo il rapporto Pendolaria, che almeno il 70% della spesa nazionale per le opere pubbliche (oggi è meno del 25%) vada alla realizzazione di nuove linee di metropolitane e al servizio ferroviario pendolare su rotaia.