Trasporto pubblico, dal 1° gennaio aumenta il biglietto Unico. Aumenti intorno al 15-20%
In arrivo l'aumento per il biglietto Unico Campania. La decisione della Regione Campania è la conseguenza dei pesanti tagli nei trasferimenti da parte del governo: la riduzione dovrebbe ammontare a 4 miliardi di euro nel 2011, da spalmare fra tutte le regioni italiane. Il ritocco delle tariffe dovrebbe aggirarsi intorno al 15-20%.
16 December, 2010
In arrivo l'aumento per il biglietto Unico Campania, già uno dei più cari d'Italia. Dal primo gennaio infatti i cittadini campani dovranno quindi fare i conti con una nuova raffica di aumenti su bus, metropolitane e funicolari.
Il biglietto, che grazie alla tariffa integrata permette agli utenti di usufruire di più mezzi di trasporto pubblico nell'arco di 90 minuti, raggiungerà quota 1,30 euro.
La Regione Campania, a cui spetta la competenza in materia, pur non avendo ancora sciolto le riserve ha quindi scelto la strada degli aumenti delle tariffe, anche a causa di una situazione economica generale che lascia poco margine di manovra.
I tagli nei trasferimenti da parte del governo, infatti, si preannunciano pesanti: secondo gli esperti, la riduzione dovrebbe ammontare a 4 miliardi di euro nel 2011 ed a 4,5 miliardi nel 2012 da spalmare fra tutte le regioni italiane.
Il ritocco delle tariffe appare dunque inevitabile e dovrebbe aggirarsi intorno al 15-20%: in tutta probabilità si passerà allora da 1,10 euro a 1,30. In queste ore lo sforzo è comunque finalizzato a tutelare al massimo le fasce deboli e gli utenti fidelizzati che acquistano abbonamenti mensili e annuali.
L’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, nei mesi scorsi aveva assicurato che la tariffa di Unico non era a rischio, anzi dichiarò: “la Regione metterà i soldi a disposizione per i servizi, ma non li daremo più al Consorzio, che è un ente privato e non ha alcun contratto con la Regione. Li daremo alle singole aziende attraverso comuni e province. Le aziende poi riceveranno da noi i soldi per coprire le perdite della tariffa unica”.
L'obiettivo dichiarato dell'assessore Vetrella, di "scoraggiare il trasporto pubblico" sembra ormai vicino. Con questo aumento infatti è a rischio il diritto, per le fasce più deboli, di usufruire del trasporto pubblico.
L'aumento del prezzo, inoltre, è inversamente proporzionale alla qualità del servizio essendo diminuita, già nelle scorse settimane, la frequenza delle corse di autobus, metro e funicolari.