Traffico tranviario in difficoltà a causa del gelo. Puntuale, si ripresenta il problema del freddo sui binari. Nella giornata di giovedì 16 dicembre, tra Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria, i pendolari hanno subito disagi a causa dei ritardi dei treni regionali "mandati in tilt" proprio dalle basse temperature.

Cosa capita, invece, alla rete tramviaria cittadina in caso di freddo, gelo e neve? Si assiste allo stesso scenario di disagi e ritardi? No. Per fortuna, la situazione sembra essere più sottocontrollo.

Abbiamo chiesto un parere tecnico alla Gtt, l’azienda dei trasporti torinese, secondo cui per le linee traviare non ci sono problemi irrisolvibili quando scendono la temperature. Le maggiori criticità sono soprattutto legate agli scambi (i tratti dell'impianto tranviario che consentono la diramazione di un binario su due diverse direzioni oppure la confluenza di due binari su un'unica direzione), che in caso di gelo si bloccano e non si spostano. Per evitare che ciò accada, sotto l'asfalto in corrispondenza degli scambi, si trovano degli impianti di riscaldamento collegati a termostati e idrometri, che si attivano quando la temperatura scende sotto una soglia di rischio importante.
In caso di nevicate, quando la neve si accumula nelle fessure dei binari, sono previsti due tipi di interventi: di notte, si fanno circolare a vuoto i tram per mantenere calda e pulita la rete; oppure ci si affida alle autobotti, che spruzzano soluzioni saline antigelo sui binari.

Tali misure di manutenzione garantiscono un trasporto pubblico scorrevole: una valida alternativa all'auto privata anche durante il grande freddo.