Un resoconto della prima Conferenza Programmatica del Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU)
Si è svolta la Prima Conferenza Programmatica per l’Aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU). Dopo la fine dell’emergenza rifiuti in Puglia, per la prima volta un Piano “partecipato” aperto a tutti i “portatori di interessi”, dai cittadini alle imprese. Obiettivi principali: le tre R, l’auto-sostenibilità delle filiere, la riduzione dei rifiuti. L'assessore Nicastro: dal "piano emergenziale" al "piano negoziale"
17 December, 2010
Ai nastri di partenza il nuovo piano rifiuti della Regione Puglia. (DGR 2243 del 19/10/2010). La necessità di aggiornare il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU) deriva da una serie di novità legislative, principalmente, il recepimento nell'ordinamento nazionale, tramite il D.Lgs 250/10, della Direttiva Europea sulla gestione dei Rifiuti (2008/98/CE).
Hanno aperto la Conferenza l’assessore Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro, l’assessore all’Ambiente della Provincia di Bari, Giovanni Barchetti, il direttore dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, e il presidente dell’Anci Puglia, Luigi Perrone.
Gli interventi tecnici sono stati tenuti da Giovanni Campobasso, dirigente del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica, Antonello Antonicelli, direttore d’Area – Ambiente, Lorenzo Ferrara, Presidente Dipar, Francesco Tarantini presidente di Legambiente Puglia, Giuseppe Savino direttore AMIU Bari, infine il Presidente Vendola ha chiuso i lavori.
Nicastro ha ricordato che l’uscita dal piano emergenziale ci porta a inaugurare per la prima volta in Puglia, un piano di tipo “negoziale”. “Tecnicamente il PRGRU viene elaborato nell’ambito di una procedura chiamata Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che è obbligatoria per legge e richiede la partecipazione ed il massimo coinvolgimento degli stakeholders, ossia i portatori di interesse. Chiunque potrà intervenire apportando i propri contributi, cittadini, comitati, fondazioni, imprese, aziende come pure le associazioni di categorie. Una scrittura composita da cui nessun attore sociale potrà slegarsi".
“Questo del 16 dicembre è il primo dei tre momenti di confronto pubblico che abbiamo immaginato nella redazione del Piano. Successivamente, tenendo conto degli indirizzi indicati nel documento di scoping, arricchiti dai contributi pervenuti, si procederà alla redazione del Documento di Piano stralcio, nei prossimi 4-5 mesi.” Nella seconda conferenza programmatica si confronteranno, quindi, i diversi scenari e, valutando le possibili azioni, si individuerà lo scenario ottimale.
Nella terza e ultima fase si procederà a sviluppare ed approfondire lo scenario ottimale, che verrà poi discusso nella terza ed ultima conferenza programmatica. Nei periodi intermedi di seconda e terza fase, sono previsti forum tematici aperti a tutti gli iscritti e ai partecipanti, che serviranno a sviluppare i temi e le problematiche.
Il Piano così elaborato sarà discusso per la definitiva approvazione, nella sede del più alto organo di democrazia, in Consiglio regionale.
Obiettivi in linea di pricipio del PRGRU rimangono la riduzione dei rifiuti e le tre R), l’auto-sostenibilità delle filiere delle raccolte differenziate e indifferenziate, l'organizzazione politica delle competenze in vista della soppressione degli ATO, e, la creazione di una vera green econonomy.
Obiettivi che possono essere raggiunti solamente se si creerà un distretto industriale adeguato. La sfida pugliese, dunque, risiede nel coinvolgimento industriale e imprenditoriale. In maniera efficace e innovativa, proprio per la riuscita del piano, si richiede di adottare le migliori strategie di sviluppo nel campo del recupero e del riciclo dei rifiuti in considerazione dei contesti ambientali, territoriali, sociali ed economici.
Lo sviluppo delle raccolte differenziate, così, non sarà solo finalizzato a ridurre i flussi di rifiuto indifferenziato da avviare a recupero energetico o smaltimento, ma soprattutto mirato alla promozione delle filiere del riciclaggio.