L'esercito a Napoli per la raccolta, ma poi i rifiuti che fine fanno?
Mobilitato l'esercito per contribuire alla raccolta dei rifiuti che giacciono nelle strade del capoluogo campano. Da un'analisi delle autorizzazioni della Regione sui flussi, però, sorge il dubbio che il vero nodo da risolvere sia quello dei conferimenti
27 December, 2010
A Napoli è arrivato l’esercito. 12 mezzi in tutto tra camion e pale meccaniche per contribuire alla raccolta dei rifiuti che giacciono nelle strade dl capoluogo campano. In totale sono 1500 le tonnellate di rifiuti non raccolte e le feste natalizie hanno dato il colpo di grazia ad una situazione già difficile. Gli STIR sono rimasti chiusi e il 26 dicembre guasti tecnici alla discarica di Chiaiano non hanno consentito di sversare circa 600 tonnellate di rifiuti raccolti.
Questo il quadro degli ultimi giorni e intanto fioccano le accuse tra comune e regione. Risale al 22 dicembre la dichiarazione dell’assessore regionale all’ambiente Romano che in merito all’ennesima emergenza aveva detto: La crisi dei rifiuti che stiamo vivendo dimostra il fallimento totale del Comune nell'organizzazione e nella gestione in merito alle competenze sui rifiuti. Per quanto ci riguarda noi continueremo a fare la nostra parte per affiancare e sostenere il Comune di Napoli, ben oltre le competenze che la legge delega alla Regione. L'Ufficio flussi quindi garantirà la normale mobilità dei rifiuti anche nei giorni festivi.
Insomma, la decisione di chiamare l’esercito e l’accusa della Regione vanno nella stessa direzione: l’emergenza c’è perché c’è un problema di raccolta. Ma è davvero così?
Per la settimana di Natale l’amministrazione napoletana ha reso noti i flussi così come sono stati autorizzati dalla regione e dalla provincia. La prima è infatti responsabile della programmazione e gestione dei flussi interprovinciali dei rifiuti verso gli impianti (STIR e discariche) attivi sul territorio regionale, la seconda della programmazione e gestione dei flussi dei rifiuti verso gli impianti (STIR e discariche) attivi sul territorio provinciale.
I due Uffici Flussi della Regione e della Provincia comunicano con cadenza periodica le quantità dei rifiuti che le società di raccolta dei singoli comuni sono autorizzate a scaricare presso i singoli impianti.
In sostanza Asia, la municipalizzata del Comune di Napoli, raccoglie le quantità che è autorizzata a sversare, che per la settimana dal 20 al 26 sono state le seguenti:
1500 al giorno dal 20 al 24 dicembre
850 il 25 dicembre
200 il 26 dicembre
Per i problemi tecnici della discarica di Chiaiano, però, anziché 850 tonnellate, il giorno 25 dicembre, ne sono state sversate solo 250. Dal 26 dicembre, poi, vengono mandate in Puglia circa 500 tonnellate al giorno di rifiuti. Considerando che la produzione giornaliera nelle ultime settimane è stata pari a 1300-1400 tonnellate di rifiuti al giorno, se ne deduce che, quello che si sta ponendo in questi giorni è un falso problema. Se Napoli vuole uscire dall’emergenza si rende necessario capire dove sversare i rifiuti e non mettere a disposizione più mezzi per la raccolta.
I giochi di Natale. Un intervento di Lino Feminiano (presidente Associazione Terra Futura) per Eco dalle Città