Discarica di Brindisi: dal 1 gennaio per un mese conferimenti dall'intera provincia
Il Presidente della Provincia firma un’ordinanza con la quale si concede all'ATO BR/1 di proseguire i conferimenti nella discarica per rifiuti urbani di Autigno. Dal 1 gennaio 2011 e per la durata di un mese essa dovrà servire l’intera provincia (compreso dunque l’ATO BR/2), causa la chiusura dell’impianto di Francavilla Fontana, posto sotto sequestro
28 December, 2010
Aria, se non di crisi, certo di pericolo, in provincia di Brindisi. La mancanza di discariche e la possibilità che venga meno anche una delle discariche confinanti [la Ecolevante di Grottaglie, impegnata ad accogliere i rifiuti provenienti dagli STIR (stabilimenti di Tritovagliatura e Imballaggio per Rifiuti Urbani) della provincia di Napoli], destano preoccupazione.
Il Presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, ha firmato, il 28 dicembre 2010, un’ordinanza che concede al Comune di Brindisi e al suo Consorzio di pertinenza (l’ATO BR/1) di proseguire i conferimenti nella discarica controllata per rifiuti urbani non pericolosi di Autigno.
La discarica (di proprietà dello stesso Ente locale del capoluogo ed al servizio dei Comuni dell’ATO BR/1) rimarrà aperta fino al 30 giugno 2011. Il comune di Brindisi è proprietario, inoltre, di un impianto di biostabilizzazione e di un inceneritore con recupero di energia. Il primo mai entrato in funzione, il secondo fermo da molti anni.
Entro il 30 giugno, secondo l’ordinanza provinciale, dovrà entrare in funzione l’impianto di biostabilizzazione del Comune di Brindisi, in modo che si possa tornare alla normalità secundum legem, ossia conferire in discarica la frazione residua della raccolta differenziata, i rifiuti urbani biostabilizzati. Nulla si conosce, invece, circa il destino dell’impianto di incenerimento comunale.
La discarica di Autigno, inoltre, dovrà ospitare anche i rifiuti provenienti dall’ATO BR2 (praticamente i rifiuti dell’intera provincia) per 31 giorni a partire dal 1 gennaio 2011. La criticità è sopraggiunta in seguito al sequestro di una porzione della discarica di Francavilla Fontana (per la quale è stato chiesto il dissequestro). Questo problema, tuttavia, si presenterà, probabilmente, anche nel prossimo futuro, poiché la discarica francavillese è in fase di collasso e si sta approntando la sua definitiva chiusura. Ad alleviare la situazione i confortanti dati relativi alla raccolta differenziata dell’ATO BR2 (7 dei 9 comuni riescono a superare facilmente il 45% di RD). Dunque il flusso dell’indifferenziato verrà più o meno dimezzato, e si potranno garantire, in caso di complicazioni, margini temporali più ampi.
Ad arginare concretamente il rischio di una prossima emergenza, l’ATO BR/1 e il Comune di Brindisi dovranno, perentoriamente entro il 1 gennaio 2011, innalzare le sponde del bacino di discarica in cui avviene lo smaltimento, nel rispetto del progetto già approvato. Il provvedimento, secondo l’ordinanza, è finalizzato a scongiurare il rischio di interruzione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti nei comuni dell’ATO BR/2.