Puglia, Nicastro: presentato il “bilancio 2010” dell’attività dell’assessorato alla Qualità dell’Ambiente
L’assessore alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha presentato i risultati del primo anno di attività dei suoi settori di competenza (energia, aria, IPPC, rischi rilevanti e servizio ciclo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati). Nicastro: “Significativi avanzamenti nella direzione della tutela ambientale. Siamo riusciti coniugare le ragioni dello sviluppo economico a quelle dello sviluppo ambientale”
29 December, 2010
Presentato come di consuetudine, il bilancio dell’attività dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente. Insieme all’assessore Nicastro sono intervenuti il direttore dell’Arpa, Giorgio Assennato, il direttore d’area Ambiente Antonello Antonicelli e i dirigenti Tonia Riccio (Rifiuti) e Caterina Di Bitonto (Inquinamento).
Principio guida dell’Assessore, rimane come sempre, l’art 11 dello statuto della Regione Puglia: “La Regione incentiva lo sviluppo sostenibile dell’economia pugliese, nel rispetto dell’ambiente, attraverso interventi tendenti a rafforzare un sistema produttivo integrato”. Ringraziando le strutture amministrative che lo hanno accompagnato in questi mesi, l’assessore ha spiegato che in tutti i settori ricompresi nelle competenze dell’assessorato all’ambiente (energia, aria, IPPC, rischi rilevanti, e ciclo dei rifiuti) sono stati prodotti significativi avanzamenti nella direzione della tutela ambientale. “Siamo riusciti coniugare le ragioni dello sviluppo economico a quelle dello sviluppo ambientale e del diritto alla salute”.
Per ciò che concerne la gestione dei rifiuti, Nicastro ha ricordato alcune attività come il recente protocollo di solidarietà con la Regione Campania, la soluzione dei problemi finanziari dell’ATO LE2, i 30 milioni stanziati per 19 progetti di bonifica delle aree vaste, i 10 milioni per la realizzazione centri Comunali di Raccolta (CCR) in 10 ATO su 14 progetti presentati.
Questi, inoltre, gli impegni presi per il prossimo anno: 15 milioni di euro ai capoluogo e 23 milioni ai restanti comuni pugliesi destinati al potenziamento significativo della raccolta differenziata, e, 4 milioni, (ancora in fase negoziale) per la realizzazione dei “Punti ecologici”.
Nicastro ha ribadito che “è onorato di essere in carica da quando è partito il monitoraggio del benzoapirene nelle aree tarantine”. Importante sarà la messa in atto del piano di risanamento della qualità dell’aria a Taranto attraverso il campionamento diagnostico continuo del benzo(a)pirene nell’area di Taranto. Attraverso la “tenaglia”, - così definita dal direttore dell’ARPA Assennato - della fitta rete di stazioni di rilevamento di benzo(a)pirene, IPA e altri inquinanti presenti nell’aria si vorrà restituire un quadro preciso e inequivocabile relativo agli specifici contributi emissivi provenienti dalla varie fonti.
Per contrastare il decreto 155/10 con il quale il governo nazionale ha di fatto spostato in avanti di 3 anni (dal 2010 al 2013) il termine ultimo per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell’aria per alcune tipologie di inquinanti (e tra questi, appunto, il benzo(a)pirene), il governo regionale ha inoltre approvato uno specifico disegno di legge sul contenimento delle concentrazioni di B(a)P in atmosfera, necessaria per garantire che sia conseguita nel più breve tempo possibile la riduzione delle concentrazioni al valore di 1 nanogrammo per m3.
Spiegata anche l’annosa problematica relativa alle concentrazioni di polveri nel Comune di Torchiarolo la cui stazione di monitoraggio fa rilevare la situazione più critica sull’intero territorio regionale con riferimento alle polveri. Esclusa l’origine industriale di tale inquinamento, (si pensava quale causa la centrale a carbone di Cerano di Brindisi) mediante la conduzione di specifiche analisi dei venti da parte dell’Arpa, l’attenzione si è concentrata sulle emissioni dei camini domestici da cui si genera, a causa della combustione della legna, un significativo quantitativo di polveri sottili. Anche in questo caso la Regione, di concerto con gli enti locali, sta provvedendo a definire specifiche attività per contrastare tale problematica.
Passi in avanti sul fronte delle attività di controllo delle aziende a rischio di incidente rilevante. Il direttore dell’Arpa ha ricordato che sono ripartiti i controlli – per primi nella Sanofi Aventis di Brindisi – nelle aziende a rilevante rischio di incidente e che è stata conclusa la procedura di AIA – autorizzazione integrata ambientale – per i complessi industriali più grandi.
La Regione ed ARPA Puglia, pur in assenza degli accordi di programma tra Stato e Regione, hanno definito le modalità per dare avvio alle attività di controllo dei sistemi di gestione della sicurezza degli impianti soggetti al dlgs 334/99, la cosiddetta legge Seveso.
Nicastro, assieme alla dirigente Tonia Riccio, ha poi fatto un excursus sul nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU), che sarà autosostenibile da parte delle amministrazioni locali.
Dopo aver avviato la procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del Piano, il 30 novembre 2010 sono state individuate le fasi e le azioni in cui sarà articolato. E’ stata strutturata la Segreteria Tecnica di Coordinamento di Piano utilizzando le professionalità e le competenze specialistiche già operanti all’interno dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente. Nell’ambito di tale attività è stata svolta il 16 dicembre 2010, la Prima Conferenza Programmatica di Piano, che si inserisce all’interno della prima consultazione prevista dal processo di VAS ed avente lo scopo di condivisione del documento di scoping con le autorità interessate.