Meno di sette milioni di euro, pari ad appena lo 0,02% del bilancio regionale. Queste le risorse aggiuntive per le ferrovie stanziate dalla Regione Lazio per il 2008. Troppo scarse, secondo Legambiente, che ha lanciato l'allarme nell'ambito della campagna nazionale “Pendolaria”. Sono infatti oltre 400mila i viaggiatori che, per studio o per lavoro, si spostano ogni giorno lungo gli oltre
1.200 chilometri della rete ferroviaria regionale. Che, secondo l'associazione ambientalista, non riceve lo stesso trattamento delle strade carrozzabili.

«Nel Lazio e in Italia - dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - i soldi vanno a finire quasi tutti in strade e autostrade: se a livello nazionale nel periodo 2002/2008 i 51 miliardi di euro stanziati con la legge obiettivo sono andati per oltre il 70% alle strade, il Lazio non è stato da meno arrivando nel periodo 2003/2008 a destinare alle infrastrutture stradali ben 419,51 milioni di euro su 557,51 totali, un assurdo 75,25%».

Ecco, nel dettaglio, le cifre inserite da Legambiente nel “Rapporto sulla situazione del trasporto ferroviario pendolare in Italia”: dei 6,87 milioni di euro stanziati nel 2008 dalla Regione Lazio, 1,99 erano destinati al servizio ferroviario e 4,88 al materiale rotabile. Numeri che valgono al Lazio (insieme a Piemonte e Veneto) la maglia nera per gli investimenti a favore dei pendolari. E non c'è da stare più allegri sul fronte nazionale. Quest'anno, lo stato ha infatti investito per le ferrovie 1.498 milioni di euro, riducendo di 114 milioni (circa il 7%) il budget del 2007. Di fatto, le risorse sono ferme ai livelli del 2006 e non sono previste novità di rilievo per l'anno prossimo. Senza un aumento dei fondi a disposizione, secondo Legambiente, si rischia un taglio dei servizi già dal 2009.