Processo smog di Firenze: le motivazioni integrali della sentenza di assoluzione
Eco dalle Città pubblica le motivazioni della sentenza, depositate dal giudice del Tribunale di Firenze Francesco Maradei il I dicembre 2010, con la quale è stata disposta l'assoluzione per tutti gli amministratori locali toscani accusati di "omessa adozione di provvedimenti per ridurre l'inquinamento dell'aria". La decisione del Tribunale, secondo le associazioni ambientaliste, potrebbe rappresentare una "sentenza pilota"
13 January, 2011
Nell’area fiorentina non ci sono stati superamenti delle concentrazioni di polveri sottili (Pm10) oltre i limiti consentiti. Non c’è mai stata una emergenza sanitaria a causa dello smog.
Queste sono solo alcune delle ragioni esposte dal giudice Francesco Maradei per spiegare, nelle motivazioni alla sentenza pronunciata il 17 maggio, la assoluzione
con formula piena, dall’accusa di reati di “getto pericoloso di cose” e di “rifiuto di atti d’ufficio sotto il profilo omissivo”, dell’ex presidente della Regione Claudio Martini, dell’ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, dei sindaci di Scandicci, Campi, Sesto, Signa e Calenzano e dei rispettivi assessori all’ambiente. Con queste motivazioni la colpa presunta degli amministratori pubblici - "non aver provveduto con urgenza e senza indugio per rimanere nei limiti di emissione massima consentiti, considerati i dati di rilevamento della qualità dell’aria" - non è stata riconosciuta dai giudici.
Silvia Bartolini, avvocato del Codacons Toscana – unica associazione ammessa come parte civile al processo – commenta così le motivazioni: “La sentenza ha molte incongruenze ed è lacunosa. Per fare un esempio, i provvedimenti urgenti andavano presi al momento dei superamenti, oltre che nel medio e lungo termine – come scrive il giudice nelle motivazioni. Siamo di fronte ad una sentenza che rischia di diventare un pericoloso precedente facendo giurisprudenza anche per altri processi tuttora in corso nel nostro paese”.