Alessandria, raccolta organico: andata e ritorno al sacchetto bio
Nel maggio 2008 l'Amiu smise di distribuire i sacchetti biodegradabili per la raccolta dei rifiuti organici. Oggi i sacchetti di plastica sono vietati sia per l'asporto merci che per la raccolta differenziata dell'organico. Secondo Renzo Penna, ex assessore provinciale all'Ambiente, il ritorno ai sacchetti di plastica ha “peggiorato la qualità dei materiali raccolti. Non solo l’organico, ma anche la carta”
13 January, 2011
“L’Amiu ricorda ai cittadini del Comune di Alessandria che non è più necessario utilizzare i sacchetti biodegradabili per la raccolta differenziata della frazione organica e che per questo, dalla data del 1° Maggio 2008 non sono stati più consegnati come dotazione. L’abbandono dell’utilizzo di tali sacchetti è stato possibile grazie all’Impianto di Compostaggio del Consorzio di Bacino Alessandrino che si è dotato di un'apparecchiatura in grado di separare la plastica dal rifiuto organico”. Il testo riportato sopra è il comunicato stampa con cui Amiu, l'azienda multiservizi di igiene urbana di Alessandria, annunciava agli alessandrini l'abbandono dei sacchetti biodegradabili per la raccolta dell'organico e il ritorno ai sacchetti di plastica.
Oggi però la situazione è cambiata. Oltre alla messa al bando nazionale dei sacchetti di plastica, dal 25 dicembre 2010 è in vigore il decreto legislativo n. 205 che recepisce la direttiva europea 2008/98/CE sui rifiuti. L'articolo 182 ter comma 1 del decreto prevede che “la raccolta separata dei rifiuti organici deve essere effettuata con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-2002”.
“Permettere e incentivare l’impiego delle buste di plastica – scrive in una nota Renzo Penna, ex assessore provinciale all'Ambiente - per contenere gli scarti di cucina e l’organico ha rappresentato un comportamento diseducativo, contrario alla legge e deresponsabilizzante nei confronti degli utenti, ma ha altresì peggiorato la qualità dei materiali raccolti. Non solo l’organico, ma anche la carta. Se il sacchetto di plastica poteva essere usato per contenere il materiale organico, perché non anche la carta e il cartone? Così una scelta miope fatta per risparmiare sulla qualità del servizio – afferma l'ex assessore provinciale - ha avuto come risultato un aggravio di lavoro negli impianti per eliminare la plastica superflua e una riduzione dei ricavi dovuti al riciclo della carta per effetto delle impurità presenti. Un esempio negativo che in provincia non è stato seguito, ma, al contrario, ha trovato a Casale e a Valenza delle soluzioni avanzate per la raccolta dell’organico, attraverso la fornitura di specifici sacchetti in cartone resistente. Adesso che lo stop all’utilizzo dei sacchetti di plastica è stato finalmente deciso, anche il Comune dovrà adeguarsi e indicare nuove soluzioni ai cittadini”.
Per organico e indifferenziato, l'Amiu attualmente non fornisce sacchetti. Ma per quanto riguarda gli altri materiali, nei quartieri tornati alla raccolta stradale con cassonetti a calotta, l'azienda di igiene urbana ha avviato a fine dicembre 2010 una campagna rivolta ai cittadini che prevede la distribuzione di sporte riutilizzabili per il conferimento in modo sfuso di vetro, carta, cartone, plastica e alluminio. Si tratta di un kit composto da 3 “eco bag”: colore bianco per la plastica/alluminio e banda stagnata, color giallo per la carta e cartone e color blu per il vetro. “Sarete sicuramente più incentivati nella raccolta differenziata in casa – ha dichiarato in una nota l'Amiu - e vi permetteranno di trasportare più comodamente i rifiuti sfusi e puliti, in modo da conferirli nelle bocchette dei nuovi contenitori stradali”. Gli interessati potranno ritirare il kit presso l’Ecosportello Amiu di Via Monteverde 42/B.