Sacchetti, bottiglie e stoviglie: il Comune di Matera contro la plastica
Un’ordinanza del 23.12.2010 anticipava il bando nazionale dei sacchetti, vietandone perfino la produzione se non conformi alla UNI EN 13432 – 2002, l’utilizzo degli stessi per la raccolta dell’organico e di stoviglie di plastica monouso in occasione di feste pubbliche. Stabilite le sanzioni per i trasgressori, dai 25 ai 500 euro. Nel mirino del Comune di Matera anche le bottiglie di plastica, sostituite all’interno del palazzo civico con quelle in vetro
17 January, 2011
Al Comune di Matera la plastica proprio non piace: un’ordinanza firmata dal Sindaco, il Sen. Salvatore Adduce - datata 23 dicembre 2010, dunque in anticipo rispetto al bando nazionale – in un colpo solo ha vietato distribuzione, commercializzazione ma anche produzione di sacchetti in plastica non biodegradabile, ha citato esplicitamente la norma UNI EN 13432 – 2002 e il marchio C.I.C. come riferimento per stabilire che cosa è biodegradabile e compostabile, ha vietato ai cittadini di usare sacchetti di plastica per la raccolta dell’organico e ha allargato il bando anche alle stoviglie monouso non biodegradabili se utilizzate in sagre e feste pubbliche.
Nell’ordinanza sono state rese note anche le sanzioni che aspettano i trasgressori: si va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500, mentre l’infrazione ripetuta potrebbe portare ad una sospensione della licenza.
Insomma, molto più di quanto stabilito dal bando ministeriale, sempre ammesso che qualcuno abbia capito del tutto cos'è stato stabilito.
Ma la Città dei Sassi non si è fermata qui: nel mirino dell’amministrazione comunale sono cadute anche le bottiglie, di plastica ovviamente, che almeno all’interno del palazzo civico hanno lasciato il posto a quelle in vetro, targate “Amici del Parco della Murgia Materana”.
Ovviamente l’obiettivo è quello di estendere la pratica al resto della cittadinanza, e i primi a cominciare saranno gli alunni delle scuole. Un accordo siglato con l’Acquedotto Lucano e la società che fornisce il servizio mensa prevede la sostituzione delle bottiglie con l’acqua in caraffa, e il Comune si è impegnato anche nell’installazione di fontanelle pubbliche, che “devono tornare ad assumere un nuovo valore nelle dinamiche di risparmio e di socializzazione”, come dichiara il sindaco Adduce. “Riteniamo che non si possano obbligare i cittadini a praticare politiche di sostenibilità ambientale senza che il Comune dia per primo il buon esempio. Cittadini e istituzioni devono affrontare insieme il tema dei rifiuti cambiando le proprie abitudini e riponendo la massima attenzione nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità. Certo, l’Amministrazione comunale è consapevole che molto ancora c’è da fare. Ma è convinta che partendo dalle piccole azioni quotidiane, come l’uso di sacchetti riciclabili o l’uso di bottiglie di vetro, si può concretamente ridurre l’impatto sull’ambiente”.
Resta un dubbio: nell’ordinanza non erano previsti tempi di adeguamento per esaurire le scorte - se non per gli esercenti del settore alimentare, per i quali la data limite fissata era il 1° marzo 2011 – ma ora che il comunicato ministeriale ha consentito lo smaltimento, come si sono organizzati i commercianti di Matera?
La redazione di Eco dalle Città invita i lettori ad aggiornarci sulla situazione.