Malagrotta, “giallo” sul dissequestro del gassificatore
Anche se il reattore dell'impianto è stato riacceso, i sigilli apposti dal carabinieri del Noe lo scorso 11 novembre non sono stati ancora rimossi. La procura ha autorizzato la riattivazione solo per evitare che lo spegnimento deteriorasse il reattore
23 November, 2008
È di appena due giorni fa l'annuncio soddisfatto, da parte del presidente Marrazzo, della rimozione dei sigilli dall'impianto di gassificazione di Malagrotta, sequestrato dal Carabinieri dei Noe lo scorso 11 novembre. A ben vedere, però, le cose non stanno esattamente così. La procura di Roma ha effettivamente disposto la riattivazione del reattore, ma solo per evitare che l'inattività arrecasse danni ingenti all'impianto. Un rischio paventato da una perizia del Colari, il consorzio che gestisce il gassificatore, secondo la quale lo spegnimento delle macchine avrebbe potuto causare il deterioramento delle stesse. Il reattore può quindi essere riacceso, ma «fermo restando il sequestro».
Un totale bluff, dunque, la notizia del dissequestro? www.ok-replicak.com In realtà, i Vigili del fuoco hanno realmente espresso parere favorevole «all’esame progetto inerente le norme sulla sicurezza», ma il nulla osta, la cui assenza aveva fatto scattare i sigilli, non è ancora arrivato sulle scrivanie del procuratore e del pm. La svolta, forse, nelle prossime ore, quando i legali del Colari depositeranno in procura l'autorizzazione dei Vigli del fuoco.
Intanto, l'inchiesta della magistratura sul gassificatore si è estesa a presunte irregolarità nelle autorizzazioni rilasciate dalle giunte regionali di Storace e di Marrazzo. Le indagini hanno preso avvio da un esposto depositato in procura lo scorso 10 novembre a firma di tre associazioni, quattro consiglieri municipali e da cittadini dei municipi XV, XVI, XVIII e del comune di Fiumicino. I firmatari denunciano illegittimità nella Valutazione di impatto ambientale (Via) rilasciata dalla Regione. Mancherebbero infatti gli studi di settore e i monitoraggi che dovevano essere effettuati dall´Arpa o dall´Apat. L´Autorizzazione integrata ambientale (Aia), inoltre, sarebbe arrivata solo il 9 settembre, mentre il gassificatore era già in pre-esercizio da agosto. Mancherebbe infine la Valutazione strategica di area vasta (Vas), necessaria perché nell'area del gassificatore ci sono diversi altri impianti ad alto rischio ambientale.
Malagrotta, indagini sulle autorizzazioni - da La Repubblica del 24.11.2008
Riparte il gassificatore, resta il sequestro - dal Messaggero del 22.11.2008