Lo smog aumenta le infezioni nei bimbi, i pediatri a favore delle domeniche a piedi
"Complice anche il freddo di questi giorni lo smog aggrava le infezioni respiratorie nei bimbi". Il presidente della Federazione italiana medici pediatri, Giuseppe Mele, a favore delle domeniche a piedi: "Anche se i blocchi del traffico possono essere considerati interventi spot, tutto quello che può ridurre i livelli di inquinanti contribuisce a diminuire i rischi per la salute"
25 January, 2011
I pediatri dicono sì alle domeniche a piedi come mezzo utile a ripulire l'aria delle città. Perché "anche se i blocchi del traffico possono essere considerati interventi 'spot', in realtà tutto quello che può ridurre i livelli di inquinanti contribuisce a diminuire i rischi per la salute". Ed è un passo avanti verso l'obiettivo finale: "Creare un ambiente sempre più a misura di bimbo". Questo il messaggio di Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), oggi in trasferta a Milano proprio mentre sotto la Madonnina - dopo 12 giorni consecutivi di polveri sottili a concentrazioni 'fuorilegge' - si discute la possibilità di un blocco totale del traffico domenica prossima.
"Complice anche il freddo di questi giorni, quindi la scarsa circolazione dell'aria, lo smog aggrava le infezioni respiratorie nei bimbi", spiega l'esperto nella sede del Consiglio regionale lombardo, rispondendo ai giornalisti a margine della presentazione di una mozione Udc per la promozione attiva della vaccinazione anti-meningite. Mele conferma il link fra alti livelli di smog e aumento delle malattie di bronchi e polmoni nei bambini, i più fragili insieme agli anziani: "Gli inquinanti fisici e chimici sono ritenuti responsabili di patologie respiratorie, spesso anche come causa indiretta - precisa - ossia come fattore scatenante in un bimbo che già soffre di malattie croniche come allergie e asma, disturbi in continuo aumento".
Ecco perché, ribadisce il presidente Fimp, ogni misura anti-smog è benvenuta. Ma oltre che l'inquinamento outdoor, ricorda Mele, è necessario tenere sotto controllo anche quello indoor. Occhio dunque alla qualità dell'aria a scuola, come pure a casa: "Le moderne case coibentate sono poco aerate - avverte il pediatra - e spesso i riscaldamenti vengono tenuti troppo alti. E' invece importante non superare i 18-20 gradi centigradi e non far seccare troppo l'aria, mantenendo nelle stanze il giusto tasso di umidità".