Sacchetti di plastica, GDO: entro febbraio esaurimento delle scorte
Un'inchiesta dell'agenzia Ansa sulla messa al bando dei sacchetti e sulle scorte di buste di plastica presso la grande distribuzione organizzata. Le principali catene - Auchan, Carrefour, Coop, Esselunga, Sma - prevedono che le scorte saranno esaurite entro febbraio. Ma c'è chi pensa di riuscirci anche prima
26 January, 2011
A circa un mese dall'entrata in vigore della loro messa al bando, le principali catene della grande distribuzione organizzata prevedono che le scorte saranno esaurite entro febbraio. Anzi: per alcune l'obiettivo potra' essere raggiunto gia' alla fine di gennaio. E c'e' addirittura la francese Auchan che la scelta ecologista l'ha gia' fatta due anni fa con un accordo con il Wwf e quindi ora non ha piu' nemmeno le scorte da smaltire. Pioniere dello stop ai vecchi shopper anche la Coop che conta di eliminarle dappertutto entro metà febbraio.
Auchan
All'Auchan ricordano la campagna informativa ''L'Ambiente ringrazia'' perche' si abbandonassero a suo tempo i sacchetti di plastica. Secondo un calcolo fatto insieme al Wwf, infatti, mettendo uno vicino all'altro per terra i sacchetti di plastica solo Auchan si ricopre una dimensione pari a due volte il territorio della Toscana. Si immagini con tutte le catene della grande distribuzione! La soluzione alternativa caldeggiata al posto del sacchetto in polietilene non e' stato il sacchetto biodegradabile, ma la 'bosa milleusi' che idealmente possa essere riutilizzata idealmente tutta la vita.
Carrefour
Carrefour prevede la fine dello smaltimento delle vecchie buste a cavallo tra gennaio e febbraio. Il gruppo ricorda che da anni vengono offerte ai clienti alternative al tradizionale shopper in plastica: sacchetti di carta, borse in cabas riutilizzabili, box in cartone e sacchetti biodegradabili che possono essere utilizzati sia per la spesa che per i rifiuti organici prodotti al domicilio.
Coop
''L'entrata in vigore del primo gennaio del divieto non ci ha colto impreparati - spiegano alla Coop -. Ci sono alcune realta' come Firenze, il resto della Toscana alcune parti dell'Emilia dove il 60% delle spese viene fatto ormai da piu' mesi senza richiedere lo shopper. Ad oggi siamo in una fase avanzata di esaurimento scorte dello shopper tradizionale, la situazione e' diversa sui vari territori ma contiamo di eliminarle entro meta' febbraio''. In tutta la rete ci sono a disposizione del consumatore un assortimento vario di sporte per la spesa.
Esselunga
''Vicino ad ogni cassa abbiamo messo espositori con tipologie di borse alternative'', spiegano all'Esselunga presente con 142 punti vendita al centro-nord, soprattutto in Lombardia. Si stima di finire le rimanenze presenti nei negozi in una o due settimane.
Sma
La societa', che raggruppa i 'Punto Sma', gli 'Ipersimply' e i 'Simply', conta di esaurire le scorte entro febbraio. E sta spingendo molto sulla clientela gia' da un paio di anni perche' la scelta cada sulle borse riutilizzabili esposte vicino alla cassa. Da tempo, inoltre, ha proposto la vendita del prodotto sfuso, riutilizzando un vecchio flacone di detersivo. Essa riguarda in particolare il detersivo, che si vende con un prezzo inferiore del 50-60%: si e' visto che dove c'e' la vendita dello sfuso, esso ormai rappresenta il 30-40% del venduto del detersivo. ''Il sistema produttivo dei sacchetti biodegradabili - afferma Antonello Sinigaglia direttore generale di Sma Spa - non e' attualmente in grado di far fronte alla richiesta del mercato oltre al fatto di avere un costo piu' elevato e una portata in chili piu' ridotta. Stimoleremo i nostri clienti a riutilizzare i sacchetti per le loro spese successive o meglio ancora di dotarsi di borse riciclabili come accade da tempo in altri paesi europei''.
Entro febbraio stop anche alle scorte - da Ansa.it del 26.01.2011
1 commenti
Scrivi un commentoAnnalisa
26.01.2011 16:01
Dovrebbero intervistare anche i piccoli negozi, soprattutto macellerie, pescherie e frutterie. Si accorgerebbero che questi non vogliono il mater bi perchè puzza e non si fidano di metterci dentro la merce.