La recessione «taglia» i grattacieli
Cantieri sospesi a Londra e Mosca. Ferma a Dublino la torre di Bono La gelata del mattone In pochi mesi nella capitale britannica è stato fermato circa un quinto delle gru in attività - da Il Corriere della Sera del 23.11.2008
24 November, 2008
C' era il sole ieri a Londra, clima secco, ideale per lavorare all' aperto. Ma il grande cantiere di One New Change nella City, sfacciatamente di fronte alla cattedrale di St. Paul' s, era deserto. Nessun operaio intorno alle gru del palazzo disegnato dalla archistar francese Jean Nouvel. Non è normale, perché nell' era del New Labour il weekend di riposo si era estinto: nell' ultimo discorso da leader del partito Tony Blair aveva rivendicato l' invenzione della Google Generation «quella classe laboriosa che ha superato la vecchia abitudine «9-17 e tutti a casa sabato e domenica». Era il settembre 2006, nessuno pensava alla crisi globale. I lavori a One New Change sono stati rallentati, non c' è più fretta di completarlo, perché Londra non ha più fame di spazi per ufficio, anzi, non sa più che cosa farsene ora che la recessione brucia migliaia di posti a settimana. Gli operai di Nouvel però sono fortunati, domani torneranno in cantiere. A poche centinaia di metri da loro invece il silenzio è caduto a tempo indeterminato. Stop al grattacielo di 48 piani di Leadenhall Street progettato da Richard Rogers secondo lo stile espressionista-strutturale: un disegno che lo faceva somigliare a una grattugia da formaggio e che infatti gli aveva meritato il nome di Cheesegrater. Fermo anche il Walkie-Talkie di Rafael Viñoly, 36 piani per 160 metri. Hanno rinunciato per almeno un anno anche i costruttori di Arab Investments che volevano farsi notare con il Pinnacle, una torre da 288 metri che avrebbe dominato il lato Sud della City. Si calcola che il numero di gru sullo skyline di Londra sia crollato di un quinto in soli sei mesi; l' anno scorso di questi tempi c' erano 46 grandi progetti in costruzione, ora sono 17. Si dice che i grattacieli siano l' espressione architettonica dell' ottimismo: merce introvabile di questi tempi. Non è solo la City ad abbattere i sogni di gloria. La stretta del credito ha colpito come un' arma di distruzione di massa progetti di Lord Foster: a Mosca la sua Russia Tower da 600 metri è stata fermata per mancanza di fondi e a Dublino è stata cancellata la sua U2 voluta da Bono. Chiusi nel cassetto i disegni di Frank Gehry, che aveva progettato 750 appartamenti fronte mare a Brighton. Le archistar rischiano la cassa integrazione. Guido Santevecchi Il new «New deal»
Santevecchi Guido