Il Punto sulla crisi - Entro il 31 la Provincia deve indicare una nuova discarica. Nuova emergenza imminente
Entro lunedì 31 gennaio la Provincia di Napoli deve indicare un nuovo sito da utilizzare come discarica per i rifiuti partenopei. Tre le alternative, tutte sul piede di guerra. E dal primo febbraio si ferma la linea 1 dell'inceneritore di Acerra
27 January, 2011
Al momento sono circa 1500 le tonnellate di rifiuti giacenti per strada, ma la situazione partenopea è in equilibrio precario.
"I rifiuti ricominciano ad accumularsi nelle strade di Napoli e l'amministrazione comunale, temendo il peggio, non puo' non manifestare la propria preoccupazione". Lo ha detto l'assessore all'Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli che stamani ha effettuato un giro di ricognizione nelle aree della citta' nelle quali l'immondizia si sta nuovamente accumulando rifiuti a causa dell'impossibilità di scaricare la produzione giornaliera negli impianti.
Terminata la solidarietà della Puglia, causa inidoneità dei rifiuti napoletani e proteste delle comunità tarantine, entro lunedì 31 gennaio la Provincia di Napoli dovrà indicare un nuovo sito dove poter conferire i rifiuti napoletani. Ma la strada per Luigi Cesaro sembra tutta in salita. Le tre aree indicate come possibili discariche sono sul piede di guerra, e dal I febbraio si ferma la linea 1 dell'inceneritore di Acerra.
Chiaiano. Ieri un gruppo di aderenti ai comitati anti discarica di Chiaiano ha occupato la sede del Consiglio provinciale di Napoli, a Santa Maria la Nova. L’iniziativa di protesta è stata decisa in seguito a notizie di una eventuale proroga dell’attività del sito per altri sei mesi rispetto alla chiusura della discarica, ormai prossima.
Quarto. Anche a Quarto è stato creato un Comitato per dire «no» alla discarica nell’area flegrea. Comitato che ieri ha dato vita ad una manifestazione alla quale hanno preso parte oltre mille abitanti. Il sindaco di Quarto, Sauro Secone, al termine del corteo ha aperto un presidio mobile dell’amministrazione comunale come ulteriore forma di protesta contro la decisione della Provincia di Napoli di utilizzare le cave in via Spinelli, a confine con i comuni di Pozzuoli, Giugliano, Qualiano e Villaricca, come discariche.
Il Comitato ha ribadito che "la discarica a Quarto nelle cave non è possibile realizzarla in quanto le cave non sono idonee a recepire rifiuti data la loro natura tufacea". La protesta di Quarto è trasversale: il «no» alla discarica è infatti riuscito a compattare tutti i partiti, di maggioranza ed opposizione.
A Quarto la prossima mobilitazione è prevista per sabato 29 gennaio alle ore 14: i comitati e i cittadini si raduneranno in Villa Comunale
Nolano. Contro l’ipotesi di una discarica si mobilita anche la popolazione del nolano: la Lista CivicaTufino ha invitato «le comunità del territorio a mobilitarsi a sostegno delle giuste ragioni avanzate dai sindaci del nolano; invita gli stessi primi cittadini a rivolgersi alle rispettive comunità per informarle su quanto sta accadendo, per ribadire la propria contrarietà ad accettare accordi che prescindano da quanto, ufficialmente, è stato finora sostenuto e per chiedere il sostegno dell’intera cittadinanza contro qualunque tentativo della Provincia di Napoli di umiliare, ancora una volta, questo lembo del suo territorio».
Intanto, nel silenzio dei media e della stampa, ieri è andato in scena, nell’aula bunker di Poggioreale, una nuova udienza del processo Impregilo – Bassolino.