Chiaiano tra rivalutazione del territorio e pericolo di amianto in discarica
Il Comune di Napoli ha stanziato fondi per la promozione delle aree agricole del Parco Metropolitano delle Colline. I comitati, intanto, denunciano il pericolo di fibre di amianto liberate durante i lavori di allestimento della discarica
24 November, 2008
È stato pubblicato il 19 novembre , dal Comune di Napoli, il bando per la promozione delle aree agricole comprese nel Parco Metropolitano delle colline. Uno dei territori presi in considerazione dall’amministrazione comunale è la Selva di Chiaiano, con particolare riferimento alla parte delimitata, da un lato, dalla Cupa dei Cani e dall’altro lato, da Cupa Vrito, dunque, proprio nei pressi della futura discarica napoletana.
In totale, sono stati messi a disposizione 40.000, da destinare ad aziende già operanti nell’area.
Potranno usufruire dei contributi tutte le attività utili all’allestimento di spazi, da individuare nel perimetro dei fondi agricoli, da adibire all’accoglienza (di scolaresche ed altri utenti) per esperienze didattiche sui temi dell’educazione ambientale ed alimentare; ad attività culturali; alla vendita diretta dei prodotti aziendali.
L’iniziativa arriva proprio mentre le proteste contro la cava di Chiaiano mettono in luce una nuova questione: la presenza di amianto nella cava. Secondo i comitati, che da mesi lottano contro la realizzazione della discarica, e per ammissione del Generale Giannini, durante i lavori di scavo, sarebbero state rinvenute circa 10.000 tonnellate di amianto, di cui una parte costituita da fibre libere. A questo punto, i comitati chiedono la sospensione dei lavori, mentre hanno già presentato la situazione alla magistratura. La preoccupazione è che le fibre di amianto liberate possano essersi disperse.
Insomma, se questo fosse vero, la promozione dell’area, messa in campo dal comune di Napoli, si rivelerebbe alquanto inutile.