Riceviamo e Pubblichiamo: Piano urbanistico e ciclabilità urbana
“A che punto è il Piano della Rete Ciclabile Urbana di Bari?”. A domandarlo in una lettera indirizzata al Sindaco Michele Emiliano, è l’esperto di mobilità urbana Lello Sforza, il quale, invita tutti a partecipare alla più importante conferenza al mondo sulla mobilità ciclistica, il “Velo-City”, che si terrà a Siviglia tra il 23 e il 25 marzo 2011
30 January, 2011
Lettera aperta al Sindaco di Bari, Michele Emiliano
PIANO URBANISTICO E CICLABILITA' URBANA
Caro Sindaco,
l’Amministrazione comunale sta lavorando al nuovo PUG, lo strumento di pianificazione urbanistica che, proprio per il ruolo di Bari città capoluogo di regione, non soltanto avrà funzioni strategiche per la definizione dei nuovi assetti generali, ma potrà anche rappresentare un importante riferimento per molti altri comuni pugliesi. Poiché il Piano urbanistico Generale (PUG) non può prescindere dall’intero sistema della mobilità – auspicabilmente sempre più sostenibile e quindi meno auto-dipendente - quale migliore occasione per prevedere, quindi, anche un piano generale di rete della mobilità ciclistica?
A dirlo a Comuni e Province, di dotarsi di una pianificazione ciclabile sulla rispettiva viabilità all’interno dello scenario della mobilità, è il DRAG, il Documento Regionale di Assetto Generale predisposto dalla Regione Puglia, che ha stabilito norme ed indirizzi in materia.
Una domanda sorge, quindi, spontanea: cosa è stato previsto al riguardo dal Documento Politico Programmatico? Il PUG di Bari prevederà appositi elaborati di “Piano della rete ciclabile urbana” (e non di singole piste ciclabili), all’interno della viabilità generale? Il quesito è d’obbligo specie quando, nelle more dell’approvazione del PUG, si parla di nuove urbanizzazioni, come ad esempio il Piano particolareggiato della maglia 20 (tra stadio, Via Bitritto e parco Adria) con la costruzione di nuovi 1.500 appartamenti, tre scuole e aree commerciali con una popolazione di 6-7.000 persone tra residenti e fruitori del nuovo quartiere per ragioni di studio e lavoro. Come verranno assicurati gli spostamenti di persone e merci sia da/verso il nuovo quartiere che all’interno dello stesso? Sempre su traffico veicolare privato?
L’obbligo per gli enti locali di dotarsi di Piani di reti ciclabili fu introdotto fin dal 1998 con la legge nazionale sulla mobilità ciclistica (n. 366/1998) che ha stabilito, inoltre, tra l’altro: a) per i Comuni (con più di 30.000 abitanti) assoggettati ai PUT (Piani Urbani del Traffico) il compito di redigere i Piani della mobilità ciclistica come Piani di settore; b) per gli enti proprietari delle strade l’obbligo di realizzare un assetto viario fruibile in maniera sicura anche dai ciclisti (artt. 13 e 14 del codice della strada).
Pertanto, in considerazione dell’attenzione che la città di Bari ha già manifestato con la realizzazione di prime piste ciclabili e del bike sharing, tali da vedersi attribuire importanti riconoscimenti nazionali, è indispensabile che uno strumento di pianificazione territoriale strategica come il PUG preveda necessariamente la realizzazione di una capillare rete ciclabile urbana integrata con stazioni, porto e aeroporto.
Tra meno di due mesi, dal 23 al 25 marzo, si terrà a Siviglia – città assolutamente mediterranea – la più importante conferenza al mondo sulla mobilità ciclistica, il “Velo-City”. Quest'anno l’iniziativa è particolarmente importante perchè per la prima volta si terrà in una città dell'Europa del sud e non nelle "solite" capitali nord o mitteleuropee in cui si pensa che la cultura della ciclabilità sia più avanzata. Siviglia in 3-4 anni ha realizzato una rete ciclabile di 120 Km. I suoi ciclisti sono decuplicati, da 6.000 a 60.000, rappresentando il 6.6% del totale degli spostamenti. Un vero successo se si pensa al caldo torrido estivo, altro che quello barese.
Io anche quest’anno, come avviene dal 1991, parteciperò al Velo-City. E tu che fai: vieni via con me?
Lello Sforza
Esperto di mobilità sostenibile