Milano: è scattata la fase due del piano antismog
Con 18 giorni consecutivi di smog sono arrivate misure più severe come previsto dall’ordinanza della Moratti: stop all’ingresso nell’area Ecopass di tutti i veicoli che pagano il ticket (euro 1 e 2 a benzina, euro 3 e 4 diesel) dalle 7.30 alle 19.30. Al via dal 31 gennaio anche lo stop ai furgoni (euro 2 a benzina, euro 2 e 3 diesel) nel centro storico. Rassegna stampa e aggiornamenti di Eco dalle Città
01 February, 2011
Da lunedì 31 gennaio è scattata la fase due del piano emergenza smog di Milano con il divieto di ingresso nell’area Ecopass per i veicoli che in condizioni normali pagano il ticket (euro 1 e 2 a benzina ed euro 3 e 4 diesel) dalle 7.30 alle 19.30. Le misure sono previste, secondo l’ordinanza del sindaco Moratti, nel caso in cui le polveri sottili superino il limite dei 50 microgrammi per 18 giorni consecutivi. Il divieto d’ingresso nella Cerchia scattato lunedì 31 gennaio riguarda 13.500 auto al giorno, pari al 18% delle auto totali che ogni giorno entrano nel centro storico milanese.
Ma da lunedì sono scattate anche la misure riguardanti i furgoni merci. Sono circa 7500 quelli che dovranno stare fuori dalla cerchia dei Bastioni. E già sorgono le proteste dei commercianti per le difficoltà ad avere i rifornimenti. Con la nuova fase della “ztl merci”, i diesel Euro 2 e 3 e i benzina Euro 2 (circa duemila) potranno scaricare in area Ecopass solo la sera. Intanto, proprio quando ieri scattava la fase due e lo stop nel centro storico ai veicoli commerciali, le polveri sottili hanno continuato ad avvelenare l'aria di Milano. Il Pm10 ha toccato quota 87 microgrammi nella centralina Arpa di via Senato (in piena area Ecopass), i 67 microgrammi al Verziere e a Città Studi.
Affinché rientri la fase due del piano antismog è necessario che il Pm10 scenda sotto i limiti per tre giorni di fila. Viste le previsioni del tempo, che non preannunciano precipitazioni, è probabile che rimanga in vigore e si vada verso un nuovo blocco del traffico domenica 6 febbraio. “Il bollettino meteo dei prossimi giorni - ha dichiarato il vice Sindaco De Corato - fa purtroppo pensare al protrarsi delle giornate di superamento dei limiti per il Pm10. Per questo, la prossima domenica quasi sicuramente si andrà di nuovo a piedi”.
Le misure della fase due vanno ad aggiungersi a quelle già messe in atto dal Comune con l’abbassamento della temperatura del riscaldamento da 20 a 19 gradi per 13 ore giornaliere di accensione anziché 14. Palazzo Marino ha invitato gli amministratori di condominio a far rispettare questa direttiva sulle caldaie.
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