Mobilità scolastica: ne parlano i mobility manager
Alla conferenza nazionale di Parma: scuole maggiori attrattori di traffico, ma l'86% degli studenti abita a 15 minuti di camminata da scuola
23 February, 2004
di Paolo Carli Una delle parti più interessanti della Quarta Conferenza Nazionale di Mobility Management, svoltasi a Parma il 20 febbraio 2004, è stata senza dubbio quella riguardante la mobilità scolastica. Infatti le scuole sono tra i principali attrattori di traffico nelle ore di punta e, soprattutto, sono la principale agenzia educativa. Svolgono un ruolo strategico per promuovere una cultura della mobilità sostenibile. In Italia, nonostante circa l’86% degli scolari abiti ad un massimo di un quarto d’ora a piedi da scuola, ci sono circa 5 milioni di spostamenti al giorno solo per accompagnare i ragazzi in classe. Questo comporta una serie preoccupante di patologie: 31.500 casi di bronchite acuta, 30.000 casi di asma ogni anno, senza contare l’incredibile tasso di bambini soprappeso in Italia (36% contro il 13% dei bambini finlandesi). La fonte di queste informazioni è l’O.M.S., che cataloga tra le fonti principali di malattia e mortalità infantile in Europa il traffico. Alla conferenza sono stati presentati alcuni progetti di mobilità scolastica. Il primo, e più completo, è stato senza dubbio “Happy Bus”, un progetto del Comune di Parma. Dei bus, comprati ad hoc, dotati di strumentazioni didattiche quali monitor e giochi istruttivi, sostituiscono la macchina dei genitori accompagnando i bambini a scuola ed, avvalendosi di personale specifico (laureandi in psicologia o magistero), nel frattempo fanno educazione stradale. Progetto molto apprezzato sia dai genitori, che dal personale docente, che ovviamente dai bambini stessi, ha effettivamente contribuito a diminuire la congestione negli orari scolastici, scontrandosi tuttavia con l’alto costo di gestione del progetto. Un altro intervento interessante è stato quello di Andrea Leverano, Coordinatore del progetto Schoolway.net. Schoolway è una rete europea di scuole, istituti, enti, associazioni e società impegnate in programmi di gestione ed educazione alla mobilità per le scuole ed i giovani. È finanziata dall’Unione Europea nel programma SAVE. Questa rete ha lo scopo di mettere a disposizione gli strumenti ed i materiali per promuovere e realizzare progetti per la mobilità sostenibile dei ragazzi. È al tempo stesso un luogo di contatto tra varie scuole impegnate in progetti. Schoolway si pone anche l’obiettivo di aumentare il numero di scuole e realtà coinvolte nel progetto tramite informazioni, giochi e spettacoli. La scuola sembra essere la dimensione in cui i nuovi sistemi di gestione del traffico e di disincentivazione dell’uso dell’auto privata possano avere effettivamente un ritorno immediato sia in termini di decongestionamento che in termini di educazione ad una mobilità sostenibile. Le piccole dimensioni delle scuole ed il rapporto molto diretto tra personale preposto(professori, mobility manager, personale non docente) e pubblico (famiglie-studenti) facilitano il dibattito e l’organizzazione di nuovi strumenti.