Efficienza energetica, + 20% nel 2020: Italia contraria ad obiettivi Ue vincolanti
In vista del vertice Ue sull'energia del prossimo 4 febbraio, Berlusconi scrive al presidente del Consiglio europeo, per chiarire che il governo italiano è contrario a rendere vincolante l'obiettivo comunitario di aumentare l'efficienza energetica del 20% entro i prossimi nove anni. Per ora si tratta solo di un target “indicativo”
02 February, 2011
Il governo italiano ribadisce la sua contrarietà a rendere giuridicamente vincolante l'obiettivo, per ora soltanto “indicativo”, di aumentare l'efficienza energetica dell'Unione europea del 20% (rispetto ai livelli del 1990) entro il 2020. Lo ha comunicato il premier Berlusconi in una lettera al presidente del Consiglio d'Europa, Herman Van Rompuy, in vista del vertice Ue del prossimo 4 febbraio dedicato ad energia e innovazione. «In sintonia con altri Stati membri – si legge in un allegato alla missiva – non riteniamo necessario fissare obiettivi obbligatori, anche per la difficoltà di individuare un metodo di calcolo condiviso da tutti, senza il quale nessun obiettivo può essere credibile».
Nelle scorse settimane, il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, aveva lanciato l'allarme proprio sull'obiettivo legato all'efficienza energetica, precisando che, in assenza di politiche nazionali più severe e di investimenti più generosi, gli stati membri possono puntare solo a un “misero” +10%. Il vertice del 4 febbraio è stato convocato proprio per discutere delle politiche energetiche comunitarie e delle misure necessarie per promuovere l'efficienza energetica.