Il Punto sui Rifiuti - Torna l'emergenza a Napoli. Polemica Iervolino-Romano. Dalla Provincia ancora nessuna decisione
Caos a Napoli per il ritorno dei rifiuti in strada. Iervolino litiga con la Regione ma, con la linea 1 dell'inceneritore di Acerra ferma, sono tutti in attesa del piano di conferimenti in discarica del presidente della Provincia Cesaro
09 February, 2011
Dopo la difficile giornata di ieri nell'arco della giornata di oggi il Comune di Napoli potra' conferire 1365 tonnellate di rifiuti riuscendo cosi' a recuperare sul minore conferimento dei giorni scorsi. Lo rende noto l'Ufficio flussi dell'assessorato regionale all'Ambiente spiegando che la presenza di cumuli di sacchetti in alcune parti della citta' e' dovuta al rallentamento del conferimento della giornata festiva per quella che i tecnici chiamano ''chiusura anticipata degli Stir'' ovvero una apertura con orario ridotto per la pausa domenicale. Circostanza da cui, a cascata, si possono verificare problemi di accumulo nei primi giorni della settimana. L'Ufficio flussi rende noto che nell'intera giornata di ieri, martedi' 8 febbraio, il Comune di Napoli ha sversato complessivamente 1240 tonnellate. Per la giornata di oggi sono state sversate 415 tonnellate a Chiaiano. Il flusso di conferimento verso gli Stir prevede che da Napoli si sversino 340 tonnellate nell'impianto di Santa Maria Capua Vetere, 350 in quello di Tufino, 260 in quello di Giugliano. Per un totale complessivo di 1365 tonnellate in modo da recuperare quanto accumulato.
Caos a Napoli. Autobus bloccati dai rifiuti in via Tasso, cassonetti dell’immondizia ricolmi rovesciati per protesta in piazza Sannazaro. Polizia in vico Ischitella, la stradina che collega la Riviera a via Poerio, per sgomberarla dalla spazzatura. Mini discariche a San Giovanni a Teduccio. Numerosi roghi di immondizia in provincia. Martedì è stata un’altra giornata estremamente difficile, per Napoli e per la provincia, alle prese con l’ennesima recrudescenza della crisi spazzatura.
Polemiche politiche. «La mancata individuazione di nuovi siti per le discariche non è colpa del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, ma della provincializzazione», dice la Iervolino che chiama poi in causa il governatore Stefano Caldoro affinché metta mano ai poteri che la legge gli riconosce in situazioni di emergenza, e consenta il trasporto fuori provincia dell’immondizia. «Perchè – spiega Iervolino - anche se Cesaro individuasse il luogo occorrerebbero almeno un paio di mesi per sistemarlo e creare la discarica». Alla Iervolino risponde l’Assessore all’ambiente della Regione Campania Giovanni Romano ha dichiarato ieri: «Siamo stufi di sentirci dire ogni mattina dalla Iervolino e da Giacomelli quanti rifiuti vi siano in strada, in un lamento fine a se stesso e che non porta a nulla se non ad una strumentalizzazione politica dei rifiuti, come troppe volte accaduto in passato. Una lagna cui non seguono fatti. Dal Comune di Napoli non è arrivato alcun segnale concreto per la soluzione del problema: Palazzo San Giacomo è omissivo sull’avvio di un sistema serio di raccolta differenziata. La Iervolino continua a dire che i rifiuti debbano essere allocati in discariche da individuare fuori dalla provincia di Napoli: riteniamo che questa non sia la strada più idonea. Le province della Campania stanno tenendo fede all’impegno assunto il 4 gennaio scorso a Palazzo Chigi, ritirando ogni giorno 1000 tonnellate di rifiuti provenienti da Napoli e provincia. Ciò significa che la strada del confronto sta avendo risultati positivi».
Discariche. «La Provincia di Napoli – prosegue Romano – deve ora individuare nel proprio territorio provinciale la discarica o le discariche che servono ai fabbisogni del comprensorio partenopeo. La legge in vigore attribuisce ad essa ed ai comuni la facoltà di individuare nuove discariche. Comprendiamo tutte le difficoltà degli enti locali ma una soluzione va trovata. Il presidente della Giunta regionale sta esercitando correttamente le proprie prerogative garantendo i flussi interprovinciali e attivando, appena le procedure saranno concluse, anche quelli extraregionali. C’è da dire che le altre tre discariche regionali (quelle di Sant’Arcangelo, San Tammaro e Savignano) sono oggetto di lavori che non consentono loro di prendere altre quantità di rifiuti oltre quelle che già ricevono. Insistere su questa strada significa fare dei rifiuti un oggetto di strumentalizzazione politica che non porta a nulla: tranne che chi lo esercita, attraverso un lamento costante, non ritenga che la lagna istituzionale sia più efficace delle azioni, come quelle che potrebbero servire ad ottenere una raccolta differenziata degna di questo nome”.
Puglia. In una lettera inviata al governatore della Puglia, Nichi Vendola, il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, denuncia il conferimento di rifiuti provenienti dalla Campania nella discarica Italcave di Taranto ''senza tenere conto delle procedure concordate'' e senza ''ogni trasparente e condivisa possibilita' di controllo''. ''Per quanto e' nelle nostre possibilita' - conclude Florido - continueremo a vigilare, anche se i semplici controlli stradali, diversamente da quelli codificati con l'accordo, non garantiscono quelle tutele che la popolazione giustamente reclama a gran voce''.