Il Punto sui Rifiuti - Sei mesi per le nuove discariche, tre anni per uscire dall’emergenza
Questi i tempi dettati dai presidenti di Regione e Provincia. Caldoro ha poi esposto l’avvenuta nomina dei commissari agli stir, mentre sulle discariche scelte nel napoletano ancora silenzio da Cesaro. La Iervolino lancia il piano per la differenziata e l’apertura di un sito per «parcheggiare» i rifiuti a Scampia. Ma scoppia il caso della tassa sui rifiuti
11 February, 2011
Si riducono i cumuli di spazzatura nelle strade di Napoli e provincia. L'ufficio flussi della Regione Campania rende noto che ieri sono state smaltite 1400 tonnellate di spazzatura, con un recupero di 200 tonnellate di giacenza (la produzione media giornaliera del capoluogo e' di 1200 tonnellate). Per oggi si prevede il conferimento di 1500 tonnellate, quindi con 300 tonnellate di ulteriore abbattimento dell'arretrato. In provincia si recuperano circa 200-300 tonnellate di arretrato al giorno. L'impianto Stir di Caivano (Napoli) resterà aperto anche domenica, consentendo così un conferimento straordinario di 350 tonnellate di immondizia della città di Napoli.
Discariche. «Prima di aprire la discarica numero uno per i rifiuti del napoletano occorreranno almeno sei mesi». Lo ha dichiarato ieri il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, nell’incontro di palazzo Chigi per discutere dell’ennesima crisi. Cesaro non ha però indicato quali sono i siti individuati dall’ente da lui presieduto.
Scampia. Partirà dal prossimo primo marzo la raccolta differenziata a Scampia, quartiere periferico di Napoli. E' quanto fa sapere il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, a margine della celebrazione della Giornata del ricordo per le vittime delle Foibe. «Partirà la differenziata nel posto più difficile di Napoli, Scampia - ha detto la Iervolino - e questo dovrebbe portarci, una volta realizzata, a superare abbondantemente Roma». Con il Conai, inoltre, il Comune di Napoli è al lavoro per predisporre il piano così da estendere la raccolta differenziata a tutta la città.
Stir. Caldoro ha nominato ieri i commissari degli Stir. Quello di Tufino è stato affidato al docente di ingegneria dell'Università di Parma, Raffaele Cossu, che tra le sue esperienze nel settore vanta anche la gestione dell'Amia, la ditta municipalizzata di Palermo. L'impianto di Battipaglia, nel Salernitano, va invece all'ordinario di Ingegneria dell'Ateneo di Salerno, Vincenzo Belgiorno. Ad un docente napoletano è stato conferito l'incarico di gestire il dispositivo di digestione anaerobica a Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano: sarà curato da Mariano Migliaccio del dipartimento di Meccanica ed Energetica della Federico II. Infine tra gli impianti commissariati c'è lo Stir di Pianodardine, nella Zona Industriale di Avellino, che è stato affidato all'ex viceprefetto irpino, Salvatore Palma, ex subcommissario della Provincia di Avellino e commissario della Comunità montana Alta Irpinia.
Allarme tassa rifiuti. «Se il decreto 'milleproroghe' rimane com'è, fra poco più di un mese tutti i Comuni della Campania rischiano di vedersi sottratta la tassa e la tariffa rifiuti. Questo aggiungerebbe nuovo caos all'emergenza in atto, e allontanerebbe sempre di più la Campania dalla possibilità di costruire un sistema decente di raccolta e smaltimento dei rifiuti». Ad affermarlo in una nota è il senatore del Pd, Roberto Della Seta, firmatario di un emendamento in materia bocciato dalla Commissione Bilancio. Tra le poche novità positive introdotte dal decreto sull'emergenza rifiuti in Campania, sottolinea l'esponente del Pd, «c'è lo slittamento a fine 2011 del passaggio di tassa e tariffa rifiuti dai Comuni alle Province, a suo tempo deciso dal governo. Tale proroga consentirebbe d'intervenire con più equilibrio su questo che è un punto delicatissimo e decisivo: nel resto d'Italia e in tutta Europa, sono i Comuni titolari del servizio di raccolta dei rifiuti e sono i Comuni a ricevere dai cittadini il pagamento della tassa o della tariffa relative all'intero ciclo».