Autorizzazioni ambientali Ilva: la Regione richiede al Ministero dell’Ambiente il campionamento in continuo delle diossine
Istruttoria per l’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ILVA di Taranto. Il Ministero dell’Ambiente ha ricevuto la delegazione della Regione Puglia la quale ha richiesto, essenziale per il rilascio dell'AIA, un nuovo Protocollo integrativo per un sistema di campionamento in continuo delle diossine nelle emissioni dell’impianto dell’acciaieria di Taranto
24 February, 2011
Definire un nuovo Protocollo integrativo per un sistema di campionamento in continuo delle diossine nelle emissioni dell’impianto dell’acciaieria di Taranto, è uno degli argomenti trattati durante l’incontro svolto martedì 22 febbraio 2011 presso il Ministero dell’Ambiente durante la riunione del Tavolo Tecnico che ha curato il Protocollo del 19 febbraio 2009 e che ha integrato l’Accordo di Programma “Area industriale di Taranto e Statte”. La richiesta è stata avanzata dalla delegazione istituzionale pugliese (la Regione insieme ad Arpa Puglia ed Provincia di Taranto e Comuni di Taranto e Statte) alla conclusione della sperimentazione dei nuovi impianti (Impianto a iniezione a carbone attivi), durata più di una anno, che hanno consentito di ridurre drasticamente le emissioni di diossine dall’acciaieria di Taranto.
All’incontro hanno partecipato oltre ai rappresentanti dell’ILVA, dei Ministeri dell’Ambiente e della Salute, anche i tecnici dell’Ispra e della Regione Puglia, tra cui il direttore d’area Ambiente Antonello Antonicelli; per l’Arpa Puglia, il direttore scientifico di Arpa, Massimo Blonda.
Nel corso del Tavolo Tecnico, è stato stabilito di procedere alla identificazione e progettazione di un adeguato sistema di campionamento in continuo della diossina dal camino E312 dell’Ilva. La definizione operativa e temporale di tale attività sarà verificata nel corso di incontri, che cominceranno già dalla prossima settimana, fra i tecnici di Arpa, Ispra, Ilva, ministero ed enti locali.
A seguire si è tenuta, inoltre, la prima Conferenza dei Servizi istruttoria per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per ILVA, di competenza del ministero dell’Ambiente, a valle di un’istruttoria durata oltre tre anni e che ha portato alla definizione di un parere istruttorio di oltre 1200 pagine. Nel corso delle audizioni sono state ascoltate anche le associazioni ambientaliste dell’area tarantina.
La Regione insieme ad Arpa Puglia ed agli Enti Locali (Provincia di Taranto e Comuni di Taranto e Statte) ha posto alcune condizioni propedeutiche all’espressione del parere. In particolare (oltre alla definizione delle modalità per il campionamento in continuo della diossina) anche l’esigenza di affrontare tempestivamente l’emergenza connessa ai valori di benzo(a)pirene nell’aria tarantina anche con provvedimenti che vadano anche al di là delle Migliori Tecniche Disponibili, ed infine il risparmio idrico che si potrebbe ottenere utilizzando le acque provenienti dall’impianto di depurazione ed affinazione Gennarini Bellavista, attività che consentirebbe il risparmio di 250 litri al secondo di acque del fiume Sinni, le quali potrebbero essere potabilizzate ed alleviare l’emergenza idrica stagionale che si manifesta in alcune zone della Puglia.
Inoltre, rispetto ai continui rinvii e ritardi di Ilva nell’invio della documentazione integrativa richiesta dal Ministero dell’Ambiente, per il completamento dell’iter istruttorio sulle discariche interne allo stabilimento, la Regione ha preteso che le stesse vengano inviate entro il termine perentorio di sette giorni, e che la relativa istruttoria sulle discariche si chiuda entro sei mesi. Infine, per ottenere l’immediata applicazione delle misure restrittive previste dall’Aia e dei sistemi di sorveglianza previsti dal Piano di Monitoraggio e Controllo, si è concordato di procedere all’immediato (al termine dei trenta giorni necessari per l’esame delle osservazioni del pubblico e per la risoluzione delle questioni poste dalla Regione) al rilascio dell’Aia. La Regione ha altresì ribadito la propria contrarietà – già manifestata con una nota nel corso della scorsa settimana – ad accogliere tutte le osservazioni di Ilva mirate ad “alleggerire” le prescrizioni imposte all’azienda.