Patto dei sindaci, Padova è la prima città veneta a presentare il suo Piano contro i cambiamenti climatici
Il Comune di Padova, in collaborazione con il Coordinamento di Agenda 21 in Italia, ha presentato il Piano d'azione contro i cambiamenti climatici previsto nell'ambito dell'adesione al programma europeo “Patto dei sindaci”. In programma interventi in cinque settori diversi, che porteranno nel 2020 a un taglio delle emissioni del 20% rispetto ai livelli attuali
25 February, 2011
Padova sarà la prima città del Veneto a dotarsi di un Piano per contrastare contro i cambiamenti climatici. Il progetto, che è stato presentato oggi nella sede comunale, porterà ad una riduzione delle emissioni del 20% rispetto ai livelli attuali entro il 2020. «Si tratta di un impegno che il Comune ha preso formalmente con l’Unione europea – ha spiegato il Sindaco Flavio Zanonato – aderendo al programma del Patto dei Sindaci, che prevede degli obblighi vincolanti per chi lo sottoscrive volontariamente». Il Piano clima introdurrà una serie di misure concrete in diversi ambiti: efficienza energetica, pianificazione urbanistica, trasporto pubblico, imprese e servizi, etc.
Cinque, in particolare, le macroaree individuate dal Piano. Questi, nel dettaglio, i contributi attesi dai diversi settori. Sul versante della produzione energetica, è prevista una riduzione della CO2 di circa il 4% (per un totale di 70.335 tonnellate) grazie allo sviluppo delle fonti rinnovabili. Per quanto riguarda gli aspetti urbanistici e di edilizia, il Comune di Padova si attende una riduzione del 7%, pari a circa 135.000 tonnellate di CO2, dall’aumento delle aree verdi e interventi negli edifici. Un ulteriore taglio del 3,7%, (oltre 70.800 tonnellate di CO2) si dovrebbe ottenere con l’efficientamento delle reti e dei servizi. Anche il settore della mobilità urbana darà il suo contributo, facendo segnare, attraverso l'introduzione di misure di sostenibilità, una riduzione della CO2 del 3%, pari a 58.836 tonnellate. Le imprese e le attività produttive, infine, concorreranno all'obiettivo al 2020 con un taglio di 46.417 tonnellate di anidride carbonica, pari a oltre il 2% del totale.
«Il percorso del Comune di Padova – ha commentato Emanuele Burgin, presidente del Coordinamento di Agenda 21 in Italia – è assolutamente coerente con le necessità che presentano le città italiane. Del resto è fondamentale che tutte le città del Veneto seguano l’esempio perché la lotta ai cambiamenti climatici si vince solo grazie ad un’azione congiunta».