L'auto elettrica piace agli italiani. Il 74% disposto ad acquistare una quattroruote a impatto zero
Nel corso del convegno e-car, presentati a Milano i risultati di un'indagine sulle aspettative degli automobilisti riguardo all'auto elettrica. Sono i giovani ad essere attirati dai veicoli elettrici
01 March, 2011
E' del 74% la percentuale di italiani che prende in esame la possibilita' di passare all'auto elettrica. Anche se la prudenza, prima di passare all'acquisto, resta alta. E' questo il risultato piu' significativo del 'Global e-Vehicles Survey', l'indagine condotta da Deloitte sulle aspettative degli automobilisti i cui risultati per l'Europa sono stati presentati in anteprima oggi a Milano durante il convegno 'E-car: grande domanda, offerta adeguata?" organizzato da Assolombarda e Unindustria in collaborazione con Deloitte.
Secondo lo studio, i potenziali 'First movers' sono soprattutto i giovani di citta', attenti all'ambiente e attratti dalle auto elettriche perche' convenienti, sicure, alla moda e con un buon 'value for money'. La maggior parte degli intervistati considera i veicoli elettrici migliori rispetto ai tradizionali veicoli a combustione in termini di impatto ambientale e costi grazie alla disponibilita' di incentivi governativi. Ma i veicoli a combustione sono considerati i migliori in termini di autonomia, comodita' di rifornimento rispetto alla ricarica e di prezzo.
"E' un mercato su cui stiamo riflettendo -ha commentato Alberto Meomartini, presidente di Assolombarda- ancora piccolo ma attraente per la possibilita' che offre di diminuire l'inquinamento". Roberto Testore, responsabile del progetto Ambiente, Energia e Sicurezza di Assolombarda, nel corso del suo intervento ha sottolineato come il tema della mobilita' elettrica nell'area milanese risulti di "estrema attualita'" dato che ormai da diversi anni la citta' vive limitazioni alla circolazione e blocchi del traffico a causa del superamento dei limiti di concentrazione delle polveri sottili imposti dall'Ue. Anche alla luce degli ultimi avvenimenti del Nord-Africa, per Testore occorre "riflettere sulla necessita' di diversificare le modalita' di alimentazione dei veicoli verso soluzioni sempre meno costose".