Grande successo negli Emirati Arabi per il “Plastic Bag Free Weekend”
Dal 26 al 28 febbraio si è svolto negli Emirati Arabi il Plastic Bag Free Weekend, manifestazione voluta dal Governo per promuovere nel paese l’uso dei sacchetti biodegradabili e delle borse riutilizzabili, in vista del divieto dei sacchetti di plastica che entrerà in vigore il 1 gennaio 2013
02 March, 2011
Massimiliano Milone
Stop agli shoppers di plastica nei centri commerciali degli Emirati Arabi Uniti
Grande successo per il Plastic Bag Free Weekend, svoltosi dal 24 al 26 febbraio negli Emirati Arabi Uniti. Governo e privati insieme hanno organizzato un fine settimana di sensibilizzazione per esortare i cittadini ad utilizzare i sacchetti biodegradabili e le borse riutilizzabili al posto dei classici sacchetti di plastica usa e getta.
La manifestazione fa parte del programma di “riconversione ecologica” voluto dal governo, in vista del divieto dei sacchetti di plastica che entrerà in vigore il 1 gennaio 2013.
39 grandi catene di supermercati hanno partecipato al Plastic Bag Free Weekend nelle due città coinvolte, Abu Dhabi ed Al Ain: tra le varie catene di supermercati segnaliamo la Abu Dhabi Cooperative Society, Carrefour, Lulu Hypermarket, Spinneys, Abela, Abu Dhabi’s Marina Mall, Khalidya Mall, Abu Dhabi Mall, Al Wahda Mall, Al Jimi Mall e Al Bawadi Mall.
I clienti che sono entrati in questi punti vendita hanno ricevuto gratuitamente borse riutilizzabili, in alternativa ai sacchetti di plastica sottile: in totale sono state distribuite 25 mila borse riutilizzabili.
Abubakr T.P., General Manager degli Ipermercati Lulu, ha affermato: «Abbiamo lavorato a stretto contatto con il Governo per diversi anni e siamo orgogliosi di partecipare a questa campagna. A sostegno di ciò, per ridurre al minimo l’uso di sacchetti di plastica, stiamo formando il nostro personale, in particolare i cassieri».
Denis Jackson, Store Manager dei negozi Abela, ha dichiarato: «Siamo lieti di sostenere quest’iniziativa e lo faremo promuovendo le borse riutilizzabili in juta come alternativa ai nostri clienti».
Colette Shannon, Marketing Manager Spinneys, ha testimoniato: «Siamo felici di essere associati alla campagna e la sosteniamo fortemente. Noi abbiamo addebitato 20 fils (4 centesimi di euro) a sacchetto biodegradabile durante il “Plastic Bag Free Weekend”. Tutti i soldi raccolti saranno devoluti ad un ente benefico scelto dall’Agenzia per l’Ambiente di Abu Dhabi. Inoltre porteremo avanti la campagna di comunicazione nei nostri punti vendita e useremo le nostre pubblicazioni per parlare direttamente ai nostri clienti, per educarli su come riutilizzare, ridurre e riciclare».
Jean Luc Graziato, Vice Presidente Marketing & Sourcing, Carrefour, ha riferito: «Siamo intenzionati a sostenere ogni iniziativa che contribuisca a ridurre la produzione e l'utilizzo della plastica. Nel 2007 siamo stati il primo rivenditore a proporre ai nostri clienti borse riutilizzabili per ridurre l'utilizzo della plastica. Formeremo il nostro personale».
Da segnalare tra le tante attività a sostegno del Plastic Bag Free Weekend i sermoni dedicati alla campagna di sensibilizzazione nelle preghiere del venerdì ed un concorso radiofonico su Radio Corano con numerosi buoni sconto da 500 Dh (circa 98 euro) in premio.
La campagna continua
La manifestazione continuerà il prossimo fine settimana: l’Agenzia per l'Ambiente di Abu Dhabi (EAD) ha annunciato che dal 3 al 5 marzo i supermercati Mall Khalidya ospiteranno uno spazio in cui i bambini di tutte le età potranno svolgere attività creative divertenti per conoscere i pericoli per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei sacchetti di plastica. I bambini avranno anche la possibilità di ascoltare Abdul Muqeet, un bambino di nove anni, affettuosamente conosciuto come The Paper Bag Boy, divenuto molto famoso negli Emirati Arabi per il suo attivismo ambientale.
Abdul promuove nella sua comunità il riciclo della carta e il divieto della plastica. Grazie al suo impegno ha guadagnato una serie di prestigiosi premi ed onorificenze: «Sono diventato noto per aver raccolto vecchi giornali, bollette telefoniche fuori uso che poi sono stati riciclati e trasformati in sacchetti di carta ancora utile. Con questa campagna tutti insieme possiamo fare la differenza».
La campagna “Make UAE Plastic Bag Free”
Il Plastic Bag Free Weekend rientra nel più ampio progetto Make UAE Plastic Bag Free, campagna voluta dall'Agenzia per l’Ambiente, sostenuta dal Ministero dell’Ambiente e della Conservazione delle Acque e dal Centro per la Gestione dei rifiuti di Abu Dhabi, in collaborazione con i principali supermercati e centri commerciali del paese.
Ridurre l’uso della sportina indistruttibile, valorizzare le alternative, vivere in un ambiente più pulito senza sacchetti di plastica: una campagna di sensibilizzazione verso i consumatori che, grazie ai suoi messaggi, si sta facendo forte e pervasiva nel paese.
La campagna prevede affissioni in prossimità e all’interno dei centri commerciali (e non solo), punti informativi e spazi ricreativi per ricordare la necessità di avere sempre una borsa a portata di mano, il coinvolgimento capillare dei media e delle scuole. Basti pensare che finora sono state distribuite nelle scuole 10 mila borse di juta.
«I clienti hanno espresso il loro entusiasmo e il loro sostegno per questa campagna. Ciò dimostra che le persone sono disposte a fare la loro parte per l'ambiente. Il Plastic Bag Free Weekend è stato solo l'inizio. Questa campagna continuerà con tantissime attività nel corso dell’anno» ha affermato Eduardo Gonçalves, Direttore Settore Ambiente EAD.
Ed ha aggiunto: «Stiamo già iniziando a discutere ulteriori iniziative di sensibilizzazione con i nostri partner e i soggetti interessati. Siamo sicuri che raggiungeremo l’obiettivo condiviso di aiutare gli Emirati a liberarsi dai sacchetti di plastica non biodegradabili».
Dal 2013 addio ai sacchetti di plastica
Il Ministero dell’Ambiente e della Conservazione delle Acque sta portando avanti un piano ambizioso per vietare i sacchetti di plastica dal 2013. Una sfida non impossibile per uno tra gli stati al mondo più ricchi di petrolio, patria anche del consumismo e del lusso!
Mariam Al Shanasy, rappresentante del Ministero dell’Ambiente e delle Acque, ha dichiarato che, secondo uno studio del Ministero, gli Emirati Arabi Uniti consumerebbero 11,6 miliardi di sacchetti di plastica all’anno, che rappresentano il 10,9% del totale dei rifiuti domestici prodotti dal paese. Nella città di Abu Dhabi la plastica sarebbe il 19% dei rifiuti domestici: una cifra impressionante!
«I rifiuti plastici e i sacchetti di plastica, in particolare, sono un grave problema nazionale. Se continuiamo con i nostri attuali metodi di smaltimento dei rifiuti metteremo a rischio la nostra salute e quella delle generazioni future. La partnership alla base di questa importante campagna dimostra come ognuno stia facendo il suo dovere impegnandosi per la tutela dell'ambiente» ha confermato Hamad Al Ameri, Direttore Generale del Centro per la Gestione dei Rifiuti di Abu Dhabi.
Jaber Al Jaberi, Direttore esecutivo settore Ambiente dell’EAD, ha affermato: «Attraverso strumenti come la recente campagna stiamo incoraggiando i cittadini a ridurre l’uso dei sacchetti di plastica e ad utilizzare alternative rispettose dell’ambiente. Una ricerca condotta dal Ministero dell’Ambiente ha rilevato che un cammello su due muore mangiando sacchetti di plastica. La minaccia riguarda anche animali come tartarughe, delfini, foche.. che rimangono troppo spesso intrappolati nei sacchetti che galleggiano. Ogni volta che teniamo fra le mani un sacchetto di plastica fermiamoci a riflettere sugli effetti che può avere sul nostro patrimonio naturale».
Il Ministero sta lavorando alla normativa che vieterà sacchetti non biodegradabili: la legge, ancora in fase di preparazione, dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2013, ma prima che ciò accada i negozianti avranno preparato delle alternative (sia riutilizzabili sia monouso) e i consumatori avranno già preso confidenza con borse di altri materiali come cotone, carta, plastica biodegradabile, juta. I supermercati più importanti del paese nel frattempo hanno già sostituito i dannosi sacchetti non biodegradabili in plastica con quelli che degradano naturalmente.